Le richieste dell’Italia al Consiglio Ue Ambiente
In occasione del Consiglio Ue Ambiente a Lussemburgo, il ministro per l’ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha espresso le priorità dell’Italia in vista della proposta UE sul target climatico al 2040, attesa per il 2 luglio. Il ministro ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato che leghi l’ambizione degli obiettivi climatici alla flessibilità degli strumenti e alle condizioni abilitanti necessarie per la loro attuazione.
Flessibilità e crediti internazionali di carbonio
Pichetto Fratin ha evidenziato la necessità di “adeguate flessibilità” sia sul valore del target che sull’anno di raggiungimento, per tenere conto delle diverse realtà economiche e industriali degli Stati membri. Un altro punto chiave è la considerazione delle riduzioni delle emissioni ottenute attraverso progetti di decarbonizzazione realizzati in paesi terzi, tramite l’utilizzo di crediti internazionali di carbonio. Questa misura permetterebbe di sfruttare soluzioni più efficienti in termini di costi, incentivando al contempo lo sviluppo sostenibile a livello globale.
Eliminazione dei ‘sotto-target’ e focus su un unico obiettivo
L’Italia propone di identificare un unico target di decarbonizzazione a livello di Unione e di Stati membri, eliminando ogni “sotto-target”. Questo approccio mirerebbe a massimizzare la flessibilità per gli Stati nel raggiungimento degli obiettivi, consentendo loro di adottare le strategie più adatte alle proprie specificità nazionali.
Allineare decarbonizzazione e competitività industriale
Il ministro Pichetto Fratin ha riconosciuto che il “Clean Industrial Deal” e il pacchetto “Omnibus” rappresentano passi nella giusta direzione per allineare la decarbonizzazione alla competitività industriale. Tuttavia, ha insistito sulla necessità di garanzie concrete per l’efficacia e la credibilità del target climatico, sottolineando che la flessibilità e gli strumenti adeguati sono essenziali per tradurre gli impegni in risultati tangibili.
Un approccio pragmatico per un futuro sostenibile
Le richieste avanzate dall’Italia al Consiglio Ue Ambiente riflettono un approccio pragmatico alla sfida della decarbonizzazione. La flessibilità, l’utilizzo dei crediti di carbonio e l’eliminazione dei ‘sotto-target’ potrebbero rappresentare strumenti utili per bilanciare l’ambizione degli obiettivi climatici con le esigenze economiche e industriali degli Stati membri. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione del negoziato europeo e valutare l’impatto delle decisioni prese sulla transizione energetica del nostro Paese.
