Analisi dei Reperti da Parte dei RIS di Parma
L’inchiesta sulla morte di Daniel Tafa, il giovane di 22 anni deceduto a Vajont (Pordenone) a seguito dell’esplosione di un macchinario nell’azienda di Maniago in cui lavorava, ha subito una svolta significativa. Il prossimo 24 luglio, i reperti raccolti all’interno dello stabilimento saranno analizzati dai carabinieri del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma. Questa decisione segna un passo avanti cruciale nelle indagini, mirato a fare luce sulle cause dell’incidente e sulle eventuali responsabilità.
Dettagli sull’Analisi e Coinvolgimento delle Parti
Il pubblico ministero Andrea Del Missier ha informato gli indagati e le persone offese della possibilità di nominare propri consulenti per assistere alle operazioni. Queste analisi sono considerate irripetibili e saranno eseguite nei laboratori specializzati della “sezione Biologica” del RIS di Parma. I risultati delle analisi saranno successivamente trasmessi alla Banca nazionale dei dati DNA, un passaggio che sottolinea l’importanza e la delicatezza delle indagini in corso.
Riservatezza e Indiscrezioni sulle Prove del RIS
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sui dettagli specifici delle prove che saranno condotte dal RIS. Tuttavia, indiscrezioni suggeriscono che le analisi si concentreranno principalmente sulle schegge sequestrate nel luogo dell’incidente. Questi frammenti potrebbero rivelare informazioni cruciali sulla natura dell’esplosione e sulle condizioni del macchinario coinvolto.
Proroga per i Pareri Tecnici
Parallelamente, la Procura ha concesso ai periti Manuel Forchiassin e Federico Lui una proroga per il deposito dei pareri tecnici sul macchinario utilizzato da Tafa la sera dell’incidente. I test si sono rivelati particolarmente complessi e articolati, richiedendo più tempo del previsto. Ai due professionisti è stato concesso tempo fino al 20 ottobre per presentare le rispettive osservazioni sulla dinamica del tragico sinistro. Questa proroga evidenzia la volontà di esaminare a fondo ogni aspetto tecnico per accertare le cause dell’esplosione.
Indagati e Rappresentanza Legale
Al momento, risultano indagate cinque persone, tra cui titolari, responsabili della sicurezza e fornitori dell’impianto. I genitori, i fratelli e i nonni di Daniel Tafa sono rappresentati dall’avvocato Fabiano Filippin, che seguirà da vicino gli sviluppi dell’inchiesta per tutelare i diritti della famiglia.
Riflessioni sulla Ricerca della Verità
La svolta nelle indagini con l’intervento dei RIS di Parma rappresenta un passo fondamentale per accertare le responsabilità nella tragica morte di Daniel Tafa. L’accuratezza delle analisi scientifiche e la proroga concessa ai periti tecnici dimostrano l’impegno della Procura nel fare piena luce sull’accaduto, offrendo alla famiglia della vittima la possibilità di ottenere giustizia e chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla perdita del loro caro.
