
Una parata per celebrare l’esercito americano
In una Washington blindata, Donald Trump ha presenziato alla parata militare organizzata per celebrare il 250° anniversario degli Stati Uniti. L’evento, il primo di questo genere nella capitale da oltre tre decenni, ha visto sfilare migliaia di soldati, mezzi pesanti come i carri armati Abrams, droni e persino cani robot, culminando in uno spettacolo pirotecnico che ha illuminato la città.
Il presidente, seduto in tribuna d’onore accanto alla First Lady Melania Trump e al capo del Pentagono Pete Hegseth, ha espresso il suo orgoglio per le forze armate americane, dichiarando: “E’ il momento di festeggiare le vittorie dell’America e lo stiamo facendo stasera”. Prima di lui, il vicepresidente JD Vance aveva colto l’occasione per augurare buon compleanno a Trump e celebrare l’anniversario di matrimonio con sua moglie Usha.
Contestazioni in tutto il paese: l’altra faccia dell’America
Mentre a Washington si celebrava la potenza militare, in diverse città degli Stati Uniti, tra cui Los Angeles e New York, si sono svolte manifestazioni di protesta contro le politiche di Trump. Le manifestazioni, sotto lo slogan ‘No Kings’, hanno visto milioni di americani scendere in piazza per esprimere il loro dissenso su temi come l’immigrazione, l’aborto e il coinvolgimento americano nel conflitto ucraino.
A Los Angeles, dove Trump ha schierato la Guardia Nazionale e i Marine, la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Tensioni si sono registrate anche a New York, con proteste davanti alla sede dell’Ice, l’agenzia federale responsabile dei raid contro i migranti. La parata, quindi, si è svolta in un clima di forte divisione, con un’America che celebra la sua potenza e un’altra che contesta le scelte politiche del suo governo.
Un compleanno amaro per Trump
La parata militare e le celebrazioni del 250° anniversario degli Stati Uniti hanno offerto a Donald Trump una vetrina per mostrare il suo orgoglio patriottico e il suo sostegno alle forze armate. Tuttavia, le proteste in tutto il paese e le tensioni internazionali, accentuate dalla guerra tra Iran e Israele, hanno reso il compleanno del presidente tutt’altro che sereno. La divisione interna e le sfide esterne pongono interrogativi sul futuro dell’America e sul ruolo che essa intende svolgere nello scenario globale.
Un bilancio tra celebrazione e contestazione
La parata militare a Washington ha rappresentato un momento di celebrazione dell’orgoglio americano e della potenza delle sue forze armate. Tuttavia, le contestazioni che si sono svolte contemporaneamente in diverse città del paese evidenziano una profonda divisione interna e un crescente dissenso nei confronti delle politiche del governo Trump. Questo contrasto tra celebrazione e contestazione solleva interrogativi sul futuro dell’America e sulla sua capacità di affrontare le sfide interne ed esterne in un clima di unità e coesione.