La classifica Hudi: Un nuovo approccio alla valutazione della salute urbana

Un team di esperti del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), guidato dalla ricercatrice italiana Federica Montana, ha stilato una classifica di 917 città europee, analizzando l’efficacia delle politiche urbane nel promuovere la salute e il benessere dei cittadini. La ricerca, pubblicata sulla rivista The Lancet Planetary Health, ha utilizzato l’Healthy Urban Design Index (Hudi), un nuovo indice di valutazione che considera 13 parametri chiave. Questi parametri includono la progettazione urbana, il trasporto sostenibile, la qualità ambientale e l’accessibilità agli spazi verdi.

L’obiettivo principale dello studio è stato quello di fornire una panoramica completa e comparativa delle performance delle città europee in termini di salute urbana, identificando le migliori pratiche e le aree di miglioramento. I dati utilizzati provengono da diverse fonti, tra cui telerilevamento, OpenStreetMap e set di dati pubblici dell’UE e dei governi nazionali. Le città sono state raggruppate in cinque categorie in base al numero di abitanti per garantire una comparazione equa e significativa.

I parametri chiave dell’Healthy Urban Design Index (Hudi)

L’Healthy Urban Design Index (Hudi) si basa su 13 indicatori specifici, attentamente selezionati per riflettere le diverse dimensioni della salute urbana. Tra questi, troviamo:

* **Compattezza urbana:** Misura il grado di concentrazione delle attività umane in un’area specifica, favorendo la riduzione degli spostamenti e l’efficienza energetica.
* **Densità abitativa:** Indica il numero di persone che vivono in una determinata area, influenzando l’utilizzo delle risorse e la vivibilità degli spazi.
* **Infrastrutture per pedoni e ciclisti:** Valutano la presenza e la qualità di percorsi pedonali e ciclabili, promuovendo la mobilità attiva e riducendo l’inquinamento.
* **Trasporto pubblico:** Misura l’accessibilità e l’efficienza del sistema di trasporto pubblico, incentivando l’uso di mezzi collettivi e riducendo il traffico.
* **Inquinamento atmosferico:** Valuta i livelli di inquinanti atmosferici, come il particolato e gli ossidi di azoto, che hanno un impatto diretto sulla salute respiratoria.
* **Mitigazione e gestione del calore:** Misura la capacità della città di ridurre l’effetto isola di calore urbano attraverso la presenza di aree verdi e materiali riflettenti.
* **Accessibilità degli spazi verdi:** Valuta la disponibilità e la facilità di accesso a parchi, giardini e altre aree verdi, che offrono benefici per la salute fisica e mentale.

Ogni indicatore riceve un punteggio da 0 a 10, e un punteggio Hudi combinato viene calcolato per ogni città, fornendo una valutazione complessiva della sua performance in termini di salute urbana.

Pamplona, Ginevra e Harlow: Modelli di successo per le piccole città

Le città di piccole dimensioni, con una popolazione compresa tra 50.000 e 200.000 abitanti, si sono distinte nella classifica Hudi, ottenendo i punteggi più alti. Pamplona (Spagna), Ginevra (Svizzera) e Harlow (Regno Unito) si sono posizionate ai primi tre posti, con punteggi rispettivamente di 6,8, 6,65 e 6,64. Questi risultati suggeriscono che le città più piccole, grazie alla loro dimensione più gestibile e alla maggiore vicinanza tra amministrazione e cittadini, sono spesso in grado di implementare politiche urbane più efficaci per promuovere la salute e il benessere.

Pamplona, in particolare, si distingue per la sua attenzione alla mobilità sostenibile, con una vasta rete di piste ciclabili e aree pedonali che incentivano l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata. Ginevra, invece, eccelle nella qualità ambientale, grazie alla presenza di ampi spazi verdi e a politiche rigorose per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Harlow, infine, si caratterizza per la sua progettazione urbana innovativa, con quartieri a misura d’uomo e servizi accessibili a piedi o in bicicletta.

Il posizionamento delle città italiane: Bolzano, Campobasso e Cagliari in evidenza

Le città italiane hanno ottenuto risultati contrastanti nella classifica Hudi. Bolzano si è posizionata al 35esimo posto, seguita da Campobasso (45esimo) e Cagliari (57esimo). Campobasso, in particolare, si è distinta come la prima città in Europa nella categoria dei piccoli centri con meno di 50.000 abitanti, grazie alla sua eccellente qualità ambientale e alla presenza di ampi spazi verdi.

Tra le grandi aree metropolitane, Roma si è classificata al 560esimo posto, preceduta da Milano (202), Torino (204), Napoli (425) e Genova (462). Firenze (65) e Bologna (86) si sono posizionate tra le migliori città di medie dimensioni. Questi risultati evidenziano la necessità di un maggiore impegno da parte delle grandi città italiane nel migliorare la progettazione urbana, il trasporto sostenibile e la qualità ambientale per promuovere la salute e il benessere dei cittadini.

Sfide e opportunità per il futuro della salute urbana in Europa

Lo studio del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) ha evidenziato che nessuna delle 917 città analizzate raggiunge un punteggio pari o superiore a 7 su 10 nell’Healthy Urban Design Index (Hudi). Questo dato suggerisce che esiste un ampio margine di miglioramento nella promozione della salute e del benessere attraverso la progettazione urbana in Europa.

Le città con i punteggi più bassi tendono a concentrarsi nei Paesi dell’Europa orientale, come Romania, Bulgaria e Polonia, mentre quelle con i punteggi più alti si trovano nell’Europa occidentale, soprattutto nel Regno Unito, in Spagna e in Svezia. Questo divario evidenzia la necessità di un maggiore sostegno e di investimenti mirati nei Paesi dell’Europa orientale per migliorare la qualità della vita urbana e ridurre le disuguaglianze in termini di salute.

Nonostante le sfide, lo studio offre anche importanti opportunità per il futuro della salute urbana in Europa. Identificando le migliori pratiche e i modelli di successo, come Pamplona, Ginevra e Harlow, è possibile sviluppare strategie e politiche urbane più efficaci per promuovere la salute e il benessere dei cittadini in tutte le città europee.

Un invito all’azione per città più sane e vivibili

La ricerca del Barcelona Institute for Global Health ci offre uno spaccato importante su come le nostre città influenzano la nostra salute. È incoraggiante vedere piccole realtà come Campobasso eccellere, dimostrando che la dimensione non è tutto. Tuttavia, il fatto che nessuna città raggiunga un punteggio elevato dovrebbe spingerci a riflettere e ad agire. Investire in spazi verdi, mobilità sostenibile e qualità dell’aria non è solo un dovere verso l’ambiente, ma un investimento diretto nella salute dei cittadini. È tempo che le nostre città diventino luoghi dove il benessere sia al centro della progettazione urbana.

Di davinci

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