
L’intervento a sorpresa di Prodi a Repubblica delle Idee
In un intervento a sorpresa sul palco di Repubblica delle Idee a Bologna, l’ex Premier Romano Prodi ha lanciato un allarme sulla posizione dell’Europa nel contesto internazionale. Prodi, visibilmente preoccupato, ha espresso forti critiche per l’assenza di un ruolo attivo dell’Unione Europea nella mediazione dei conflitti globali, sottolineando come altri attori, come Turchia, Arabia Saudita e Brasile, abbiano invece tentato una mediazione.
L’assenza dell’Europa e il rischio di marginalizzazione
Prodi ha evidenziato come la mancanza di una voce unitaria e di un’azione decisa da parte dell’Europa rappresenti un problema cruciale. “I governi e l’Europa dovrebbero esserci, non abbiamo sentito una parola di mediazione dell’Europa”, ha affermato l’ex Premier, sottolineando il rischio di marginalizzazione del continente nel panorama globale. “Se non finiamo con l’unanimità, se non riprendiamo l’obbligo delle decisioni non andiamo da nessuna parte”, ha aggiunto, rimarcando l’importanza di superare le divisioni interne per poter agire efficacemente a livello internazionale.
La Cina e l’importanza dell’unità europea
Prodi ha poi portato la sua esperienza diretta, raccontando della sua recente visita a Pechino. “Io sono stato a Pechino vi assicuro che la stima di vent’anni fa oggi non c’è più: o ci mettiamo assieme oppure siamo fuori dalla storia”, ha dichiarato, sottolineando come la Cina abbia modificato la sua percezione dell’Europa e come l’unità del continente sia fondamentale per non perdere rilevanza geopolitica.
Un mondo senza ordine e la speranza nella pace
L’ex Premier ha espresso una profonda preoccupazione per l’attuale situazione internazionale, definendola “un mondo senza ordine”. “Io non sono più un ragazzo, sono uno dei pochi prodotti ante guerra che c’è qui dentro, ma cose come negli ultimi mesi non le ho mai viste in vita mia, nemmeno la crisi dei missili di Cuba”, ha affermato, evidenziando la gravità del momento storico. Nonostante le preoccupazioni, Prodi ha espresso la sua speranza in una rapida risoluzione delle tensioni, auspicando che le parole di pace del cardinale Zuppi possano contribuire a questo obiettivo. “Veramente mi auguro, ho sentito le parole di pace del cardinale (Zuppi ndr) però onestamente siamo ancora nella fase ascendente delle tensioni, poi spero e mi auguro che tutto questo finisca alla svelta, insomma”, ha concluso.
Un appello all’azione per un’Europa protagonista
L’intervento di Romano Prodi rappresenta un forte richiamo all’azione per l’Europa. Le sue parole sottolineano l’urgenza di una politica estera più incisiva e di una maggiore unità interna per affrontare le sfide globali. La marginalizzazione paventata da Prodi è un rischio concreto che l’Europa non può permettersi di correre. È necessario un cambio di passo, con una leadership forte e una visione strategica chiara, per tornare a essere protagonista nello scenario internazionale.