
L’appello di Giorgio Parisi: ricerca pubblica e regolamentazione dell’IA
Durante una lezione alla Camera dei Deputati, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi ha lanciato un forte appello sull’importanza di investire nella ricerca pubblica sull’Intelligenza Artificiale (IA) e di regolamentarla adeguatamente. Secondo Parisi, è fondamentale che le istituzioni pubbliche comprendano a fondo il funzionamento dell’IA per poterla regolamentare in modo efficace e creare una conoscenza condivisa.
Il rischio del monopolio informativo e la necessità di trasparenza
Parisi ha espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza riguardo alle fonti utilizzate per addestrare le IA. Ha citato l’esempio di un’IA sviluppata da Elon Musk che utilizza fonti di destra e non ‘woke’, sottolineando come un monopolio di questo tipo sarebbe ‘terrificante’ e rappresenterebbe una minaccia al pluralismo dell’informazione. L’evoluzione attuale vede le IA come aggregatori di informazioni provenienti da giornali, libri e altre fonti, creando una sorta di ‘Bignami’ della conoscenza. Se un’unica IA dovesse controllare l’accesso a queste fonti, il pluralismo informativo sarebbe compromesso.
I limiti intrinseci dei modelli linguistici e la mancanza di percezione del reale
Parisi ha evidenziato i limiti intrinseci dei modelli linguistici di IA, definendoli ‘parolai’ che conoscono solo il mondo delle parole ma non hanno una percezione del reale. La loro conoscenza è puramente sintattico-semantica, basata sulle relazioni tra le parole, e non ontologica, relativa alla natura degli oggetti e delle relazioni nel mondo reale. Questo limita la loro capacità di comprendere e interagire con il mondo in modo significativo.
La proposta di un CERN europeo per l’Intelligenza Artificiale
Per affrontare queste sfide, Parisi ha proposto la creazione di un ‘CERN dell’intelligenza artificiale’ in Europa. Questo centro dovrebbe fungere da punto di incontro e di coordinamento tra gli studiosi europei e l’industria, promuovendo la ricerca collaborativa e lo sviluppo di IA trasparenti, etiche e pluraliste.
Implicazioni per il futuro dell’informazione e della conoscenza
Le osservazioni di Giorgio Parisi sollevano importanti questioni sul futuro dell’informazione e della conoscenza nell’era dell’IA. La necessità di una ricerca pubblica e di una regolamentazione efficace è cruciale per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile e per prevenire la creazione di monopoli informativi che potrebbero minacciare la democrazia e il pluralismo.
Un imperativo etico e sociale
Le parole di Giorgio Parisi ci ricordano che l’intelligenza artificiale non è solo una questione tecnologica, ma anche etica e sociale. È fondamentale che la ricerca e lo sviluppo dell’IA siano guidati da principi di trasparenza, pluralismo e responsabilità, per garantire che questa potente tecnologia sia utilizzata a beneficio di tutta l’umanità e non solo di pochi.