Pancalli: ‘Non sono il candidato della politica, mi mortifica’
Luca Pancalli, in corsa per la presidenza del CONI, ha espresso con forza il suo disappunto per essere etichettato come il candidato espressione della politica. Durante la presentazione del suo programma elettorale, Pancalli ha dichiarato: “Mi sembra pretestuoso definirmi il candidato della politica, mi spaventano queste etichette. Con la politica bisogna dialogare, non è un qualcosa che sta su Marte, fa parte del nostro vivere e il mondo sportivo non è completamente avulso alla politica”.
Un dialogo necessario, non un’appartenenza
Pancalli ha chiarito che il suo approccio è orientato al dialogo costruttivo con la politica, piuttosto che a una dipendenza o identificazione con essa. “Oggi che si dica che io sono il candidato della politica mi mortifica. La politica deve essere messa nella condizione di prendere le decisioni migliori ed è quello che deve fare tutta la filiera, far emergere i bisogni e ascoltare”.
Focalizzato sull’impegno, non sulle strategie
Alla domanda se si senta il favorito nella competizione, Pancalli ha risposto: “Mi sento impegnato in una sfida, guardo a me stesso, lavoriamo per un obiettivo, non penso alla strategie. Sto pensando solo al lavoro, poi si vince e si perde, ma le testimonianze che mi ritornano dal confronto con il corpo elettorale mi fanno sentire ottimista”. Questa dichiarazione evidenzia la sua determinazione e la fiducia derivante dal confronto diretto con gli elettori.
Il contesto delle elezioni CONI
Le elezioni per la presidenza del CONI rappresentano un momento cruciale per lo sport italiano. Il nuovo presidente avrà il compito di guidare il Comitato Olimpico Nazionale Italiano attraverso sfide importanti, tra cui la preparazione per le prossime Olimpiadi e la gestione dei rapporti con le istituzioni politiche e sportive a livello nazionale e internazionale. La posizione di Pancalli, che si discosta dalle etichette politiche, potrebbe essere interpretata come un tentativo di presentarsi come figura indipendente e capace di unire diverse sensibilità all’interno del mondo sportivo.
Le sfide future per il CONI
Il futuro presidente del CONI dovrà affrontare diverse sfide, tra cui la necessità di garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse, promuovere lo sviluppo dello sport di base e giovanile, e tutelare l’etica e l’integrità nello sport. La capacità di dialogare efficacemente con la politica, pur mantenendo l’autonomia del CONI, sarà fondamentale per affrontare queste sfide e garantire un futuro prospero per lo sport italiano.
Un approccio pragmatico per il futuro dello sport italiano
La posizione di Luca Pancalli, che rifiuta l’etichetta di ‘candidato della politica’, suggerisce un approccio pragmatico e orientato alla collaborazione. In un contesto in cui lo sport è sempre più interconnesso con le dinamiche politiche ed economiche, la capacità di dialogare e trovare punti di incontro diventa essenziale per garantire il successo e la crescita del movimento sportivo italiano.
