
La condanna e la fuga di Carla Zambelli
La deputata brasiliana Carla Zambelli è stata condannata dalla Corte suprema del Brasile a 10 anni e 8 mesi di reclusione per il suo coinvolgimento nell’hackeraggio del sistema giudiziario del paese. In seguito alla condanna, Zambelli ha lasciato il Brasile ed è attualmente ricercata a livello internazionale, con il suo nome inserito nella lista rossa dell’Interpol.
La richiesta di estradizione all’Italia
Il ministro della Giustizia brasiliano, Ricardo Lewandowski, ha dichiarato di avere un'”idea” di dove si trovi Zambelli. Durante un evento sulla sicurezza pubblica a San Paolo, Lewandowski ha espresso la speranza che il governo italiano estradi Zambelli in Brasile il prima possibile. La richiesta formale di estradizione è stata presentata all’Italia tramite l’Ambasciata del Brasile a Roma.
Il precedente di Cesare Battisti e la cooperazione tra Italia e Brasile
Lewandowski ha sottolineato i forti precedenti di cooperazione tra Italia e Brasile in materia di estradizione, citando il caso di Cesare Battisti. Battisti, condannato all’ergastolo in Italia per omicidi commessi negli anni ’70, fu detenuto in Brasile nel 2007 e successivamente estradato in Italia nel 2019. Il ministro ha evidenziato che Italia e Brasile hanno accordi di estradizione in vigore.
L’indirizzo di Zambelli identificato in Italia
Secondo quanto riportato da CNN Brasil, le autorità italiane hanno già identificato l’indirizzo dove si trova Carla Zambelli. Questo sviluppo suggerisce che la procedura di estradizione potrebbe procedere rapidamente, in linea con le aspettative del governo brasiliano.
Implicazioni e prospettive future
Il caso di Carla Zambelli solleva importanti questioni legali e politiche. L’estradizione di un individuo condannato per crimini gravi come l’hackeraggio di sistemi giudiziari è un tema delicato, che richiede una valutazione attenta da parte delle autorità italiane. La cooperazione tra Italia e Brasile, basata su accordi bilaterali e precedenti positivi, potrebbe facilitare il processo. Tuttavia, è fondamentale che ogni decisione rispetti i principi del diritto internazionale e i diritti umani fondamentali.