Un’invasione pacifica per la gigafactory
Figueruelas, un paesino di 1.200 anime in provincia di Saragozza, si trova al centro di un cambiamento epocale. L’annuncio dell’arrivo di 2.200 ingegneri e operai cinesi, incaricati di erigere la più grande fabbrica di batterie al litio-ferro-fosfato d’Europa per il gruppo Stellantis, ha scosso la tranquilla routine del paese. Questo progetto, frutto di una joint venture tra Stellantis e il colosso cinese della tecnologia elettrica CATL, rappresenta un investimento di 4,1 miliardi di euro e promette di rivoluzionare l’economia locale.
Un nuovo ‘Bienvenido, Mister Marshall’?
L’arrivo di un contingente così numeroso di lavoratori cinesi ha suscitato paragoni con il celebre film di Berlanga, ‘Bienvenido, Mister Marshall’, in cui un paesino spagnolo si preparava all’arrivo degli americani del Piano Marshall. Come allora, Figueruelas si trova di fronte a un’opportunità unica, ma anche a una sfida complessa. Dopo l’insediamento di General Motors quarant’anni fa, che portò con sé un mix di culture diverse, ora è la volta di ‘Mister Zeng’, il fondatore di CATL, a stravolgere la quiete del paese.
Opportunità e sfide per Figueruelas
Il mega investimento di Stellantis e CATL, sostenuto da 133 milioni di euro di fondi Perte dal governo spagnolo, promette la creazione di 3.000 posti di lavoro a regime, nel 2027. Tuttavia, prima di raggiungere questo traguardo, è necessario costruire la fabbrica, un compito che richiede le competenze specialistiche del gigante asiatico. La prima sfida è trovare un alloggio per i 2.200 lavoratori cinesi. Il comune, in collaborazione con il governo di Aragona, sta valutando soluzioni innovative, come l’utilizzo di mobil homes da erigere vicino alla fabbrica, tra Figueruelas e Pedrola. Si prevede che la produzione possa iniziare alla fine del 2026.
Integrazione e controllo
Mentre i professionisti più qualificati e le loro famiglie puntano a Saragozza, il capoluogo della regione, il ministero della Previdenza sociale, Inclusione e Migrazioni ha attivato un’unità speciale per gestire i permessi di questo imponente contingente. Il processo sarà coordinato direttamente dalla Cina, ma i lavoratori dovranno attenersi alle stesse leggi, contratti e condizioni di lavoro spagnole. Il sindacato Ugt vigilerà sul rispetto dei diritti dei lavoratori.
Un futuro incerto
Il presidente di Aragona, Jorge Azcon, ha sottolineato l’importanza di questa “immigrazione legale e ordinata” per lo sviluppo del territorio. Tuttavia, resta da vedere se questi lavoratori cinesi resteranno in Spagna una volta completato il progetto o se seguiranno l’esempio di altre esperienze internazionali di CATL, facendo le valigie. La ‘Cinatown aragonese’ è un’incognita, ma l’attesa per questo nuovo Piano Marshall è palpabile.
Un equilibrio delicato
L’arrivo di un così grande numero di lavoratori stranieri rappresenta un’opportunità unica per Figueruelas, ma anche una sfida complessa. Sarà fondamentale garantire un’integrazione armoniosa nella comunità locale, rispettando le leggi e i diritti dei lavoratori, e monitorando attentamente l’impatto sociale e culturale di questo cambiamento epocale. La speranza è che questo investimento possa portare benefici duraturi all’intera regione, creando posti di lavoro e promuovendo lo sviluppo economico sostenibile.
