Affluenza in calo nei 13 Comuni al ballottaggio
Gli elettori di 13 comuni italiani sono tornati alle urne per il ballottaggio, una fase decisiva che spesso risente del peso dell’affluenza e degli apparentamenti. Tuttavia, l’affluenza alle urne ha mostrato un calo significativo rispetto al primo turno. Alle ore 19:00, si è registrato un’affluenza del 24,59%, in aumento rispetto all’11,88% delle ore 12:00, ma notevolmente inferiore al 34,54% registrato due settimane prima.
La Sardegna fa eccezione, con un’affluenza del 32,08%, superiore alla media nazionale. Nell’isola, sette comuni, tra cui Nuoro, stanno votando nel primo round. Anche qui, l’affluenza delle 19:00 è cresciuta rispetto al 18,38% di mezzogiorno, ma rimane inferiore al 38,79% delle precedenti elezioni.
Le sfide chiave: Taranto e Matera
Le partite più importanti si giocano a Taranto e Matera, due capoluoghi di provincia distanti meno di 100 km l’uno dall’altro. I risultati di queste elezioni potrebbero avere un impatto significativo sulla politica regionale e nazionale.
A Matera, la sfida è tra Roberto Cifarelli, consigliere regionale del PD sostenuto dal centrosinistra (ma senza il logo del partito), e Antonio Nicoletti, ex direttore dell’Apt della Basilicata, in corsa per il centrodestra. Al primo turno, Cifarelli era in vantaggio con il 43,5% dei voti, rispetto al 37% di Nicoletti, con un’affluenza del 65%.
Cifarelli ha ottenuto l’apparentamento con ‘Democrazia materana’ di Luca Prisco, ma non con i 5 Stelle del sindaco uscente Domenico Bennardi (8,3%) né con ‘Progetto Comune’ di Vincenzo Santochirico (6,8%). Nicoletti spera di ribaltare il risultato del primo turno. Se Cifarelli vincesse, Matera si allineerebbe a Potenza, capoluogo lucano a guida progressista, distaccandosi dalla Regione, saldamente in mano al centrodestra di Vito Bardi.
Taranto: una sfida storica per il centrodestra
A Taranto, una vittoria del centrodestra unito avrebbe un significato storico, dopo circa 20 anni. Al primo turno, Piero Bitetti, candidato del centrosinistra, ha ottenuto il 37,39% delle preferenze. Francesco Tacente, a capo di una coalizione di liste civiche con il sostegno di UDC e Lega (senza simbolo), si è fermato al 26,14%.
Al ballottaggio, Bitetti ha ricevuto l’appoggio esterno del M5S, mentre Tacente è sostenuto anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati, che inizialmente avevano appoggiato un altro candidato.
Sardegna: l’attenzione su Nuoro
In Sardegna, il M5S punta molto su Nuoro, città natale della governatrice Alessandra Todde. I principali candidati sono Emiliano Fenu, deputato dei 5 Stelle sostenuto dal centrosinistra allargato, e Giuseppe Cucca, esponente di Azione sostenuto dal centrodestra (senza loghi di partito).
Si vota anche a Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Soleminis e Luras, con eventuale ballottaggio il 22 e 23 giugno. Nel resto d’Italia, urne aperte anche a Cernusco sul Naviglio, Saronno, Lamezia Terme, Massafra, Ortona, Triggiano e Bisegna.
Implicazioni politiche dei ballottaggi
I ballottaggi in questi 13 comuni rappresentano un momento cruciale per la politica locale e nazionale. L’affluenza in calo potrebbe indicare una certa disillusione degli elettori, ma le sfide a Taranto e Matera restano particolarmente significative. A Matera, l’esito potrebbe ridefinire gli equilibri tra regione e capoluogo, mentre a Taranto, una vittoria del centrodestra segnerebbe una svolta storica. In Sardegna, la competizione a Nuoro è un test importante per il M5S e la sua capacità di radicarsi ulteriormente nel territorio.
