Un festival per l’empowerment femminile nella musica
Il 14 e 15 giugno, Milano ospiterà la seconda edizione de ‘Il diritto di suonare – Festival sulle pari opportunità nella musica classica’, un evento volto a promuovere la presenza femminile nel mondo musicale professionale e a superare gli stereotipi di genere legati alla scelta dello strumento, alla direzione d’orchestra e, soprattutto, alla composizione. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’Accademia Teatro alla Scala, il Comune di Milano e la Fondazione Milano per la Scala, con il sostegno di Fondazione Bracco, il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, si propone di sensibilizzare il pubblico e gli addetti ai lavori sull’importanza di garantire pari opportunità a tutti i talenti musicali, indipendentemente dal genere.
Un programma ricco di eventi e iniziative
La ‘due giorni’ milanese offrirà un programma variegato, che spazierà dai concerti sinfonici alla ‘musica da camera con colazione sull’erba’, dagli incontri divulgativi ai flash mob, con un concerto a sorpresa dai balconi della Galleria Vittorio Emanuele. L’evento clou sarà il concerto sinfonico di sabato 14, che vedrà protagonista l’orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Anna Skryleva, vincitrice dell’Opus Klassik 2024 e ideatrice dell’iniziativa Classic for Peace, un progetto che unisce giovani musicisti provenienti da Paesi in conflitto. Al suo fianco, come solista, si esibirà Sébastian Jacot, già primo flauto dei Berliner Philharmoniker.
Milano, città aperta e inclusiva
“Crediamo che la musica debba essere un linguaggio universale, accessibile a tutte e tutti e iniziative come questa rafforzano l’identità di Milano come città aperta”, ha commentato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano. Diana Bracco, membro del Cda della Scala, ha sottolineato l’importanza del sostegno all’empowerment femminile: “Come sostenitori dell’empowerment femminile ci è parso naturale essere Main Partner di questo Festival”.
La disparità di genere nel mondo della musica classica
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, la disparità di genere nel mondo della musica classica è ancora una realtà. Secondo i dati raccolti dagli organizzatori del Festival, la presenza femminile in alcune delle più importanti orchestre del mondo non raggiunge il 20%, e si ferma al 15% nei Wiener Philharmoniker. Anche se le donne sono in maggioranza nella sezione di violino, il ruolo del primo violino è quasi sempre ricoperto da uomini. La situazione non è migliore per le direttrici d’orchestra, e l’aspetto più sconcertante riguarda le compositrici, con solo poco più del 7% dei programmi musicali proposti scritti da donne. ‘Il diritto di suonare’ si pone l’obiettivo di invertire questa tendenza, promuovendo la valorizzazione del talento femminile in tutti gli ambiti della musica classica.
Un passo avanti verso un futuro più equo
‘Il diritto di suonare’ rappresenta un’importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione della parità di genere nel mondo della musica classica. Il festival offre una piattaforma per celebrare il talento femminile e promuovere un cambiamento culturale che porti a una maggiore inclusione e a pari opportunità per tutti i musicisti, indipendentemente dal genere. È fondamentale continuare a sostenere e promuovere iniziative come questa, per costruire un futuro in cui la musica sia davvero un linguaggio universale, accessibile a tutti.
