Crescita degli investimenti sostenibili nel portafoglio della Banca d’Italia
La Banca d’Italia ha annunciato un incremento degli investimenti ‘verdi’ all’interno del suo portafoglio finanziario, delle riserve valutarie e del fondo pensione dei dipendenti. Questo cambiamento strategico è evidenziato nel nuovo rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e i rischi climatici del 2024, pubblicato dall’istituto centrale. Alla fine del 2024, il valore di mercato degli investimenti relativi al portafoglio finanziario in euro, alle riserve valutarie e al Fondo pensione complementare ammontava a 190,3 miliardi di euro. È importante notare che questi dati escludono gli investimenti di politica monetaria, la cui gestione è condivisa con l’Eurosistema.
Focus sui titoli di Stato e investimenti alternativi
Una parte significativa (83%) del portafoglio finanziario è allocata in titoli di Stato, prevalentemente italiani. Inoltre, la Banca d’Italia detiene 23 miliardi di euro in azioni e obbligazioni. L’istituto investe anche in fondi alternativi specializzati nel settore delle piccole e medie imprese (PMI) italiane non quotate e in progetti infrastrutturali che supportano la transizione climatica. Questi investimenti alternativi mirano a promuovere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nel tessuto economico italiano.
Riduzione dell’intensità carbonica del portafoglio
Alla fine dello scorso anno, l’intensità carbonica media ponderata (WACI) dei titoli di Stato nel portafoglio finanziario era pari a 130,2 tonnellate di CO2 equivalente per milione di euro di PIL, calcolata in base al metodo delle emissioni legate alla produzione di PIL. Questo valore si riduce a 123,8 tonnellate se si considerano gli effetti dell’uso del suolo e delle foreste, risultando inferiore al valore registrato nel 2020. La diminuzione dell’intensità carbonica riflette l’impegno della Banca d’Italia a ridurre l’impatto ambientale dei suoi investimenti.
Esclusioni e strategie nel portafoglio azionario
Nel portafoglio azionario, la Banca d’Italia esclude le aziende coinvolte nella produzione di armi bandite dai trattati internazionali, come quelle chimiche o batteriologiche. Tuttavia, non vengono escluse le aziende legate al mondo della difesa, poiché la strategia di portafoglio prevede anche la replica degli indici azionari. L’impatto ecologico delle azioni su cui la Banca ha investito è in calo del 59% rispetto al 2020. Questa riduzione è attribuibile sia alla strategia di progressiva decarbonizzazione perseguita dalla Banca, sia ai progressi compiuti dalle aziende nella decarbonizzazione, oltre che all’inflazione.
Verso un futuro più sostenibile
L’impegno della Banca d’Italia verso investimenti più sostenibili è un segnale positivo per il futuro. La riduzione dell’intensità carbonica e l’attenzione verso progetti di transizione climatica dimostrano una volontà concreta di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare e migliorare le strategie di investimento per garantire un impatto positivo sull’ambiente e sull’economia nel lungo termine.
