L’appello di Gurnah: umanità e distinzione tra rifugiati e migranti
Durante la sua partecipazione a La Milanesiana, nella suggestiva cornice di Villa Medicea “La Ferdinanda” di Artimino, Abudulrazak Gurnah, premio Nobel per la letteratura nel 2021, ha lanciato un appello all’umanità, sottolineando l’importanza di accogliere i rifugiati che fuggono da situazioni di pericolo nei loro paesi d’origine. Tuttavia, ha evidenziato la necessità di distinguere tra rifugiati e migranti economici, una distinzione spesso sfumata dai media.
“Abbiamo il dovere di accogliere i rifugiati, che scappano dal proprio Paese perché lì rischiano la vita. E’ una questione di umanità”, ha affermato Gurnah all’ANSA. “Ma è necessario distinguerli da chi emigra per motivi economici. Sono due cose diverse, mentre la stampa tende a equipararle”.
La Milanesiana: un dialogo tra scienza e letteratura
L’evento, ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, intitolato “L’infinito tra matematica e letteratura”, ha visto Gurnah protagonista insieme a Paolo Zellini, matematico e saggista, vincitore del Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze 2025. La serata ha offerto al pubblico un’esperienza unica, coniugando il rigore del pensiero scientifico con la potenza dell’immaginazione letteraria. Gurnah ha deliziato i presenti con letture tratte dal suo ultimo romanzo, ‘Furto’, edito in Italia da La nave di Teseo, mentre la serata si è conclusa con un concerto di Paolo Fresu e Pierpaolo Vacca.
L’Europa e la sfida dell’immigrazione: la necessità di un sistema legale
Gurnah ha espresso preoccupazione per la mancanza di vie legali per l’ingresso in Europa, sottolineando come ciò spinga le persone a intraprendere viaggi pericolosi e disperati. “Se in un Paese non c’è possibilità di accoglienza dobbiamo avere il coraggio di riconoscerlo”, ha dichiarato. “Il problema è che ormai in Europa non si può più arrivare in modo legale, e le persone che scelgono di fare questo viaggio assumono dei rischi folli, si sentono rifiutate e sono disperate”.
Lo scrittore ha auspicato un sistema diverso, in cui le domande di accoglienza vengano valutate in base alle condizioni reali dei paesi ospitanti. “Servirebbe un sistema diverso, in cui si fa una domanda di accoglienza che può essere accettata se ci sono le condizioni oppure no. Ma molti Stati europei non vogliono. Io non ho la soluzione al problema dell’immigrazione, la risposta deve darla l’Europa”, ha affermato.
‘Furto’: un romanzo sull’amore, l’amicizia e il tradimento a Zanzibar
‘Furto’ è ambientato a Zanzibar e racconta un dramma familiare che esplora temi come l’amore, l’amicizia e il tradimento. Attraverso i personaggi di Karim, Fauzia e Badar, Gurnah descrive le trasformazioni di Zanzibar dopo l’indipendenza, con l’avvento della modernità e del turismo di massa. Lo scrittore ha sottolineato come il turismo abbia portato nuove tentazioni e cambiamenti nel paese, evidenziando anche la capacità di resistenza di chi, come Badar, accetta il proprio destino con dignità. Il romanzo affronta anche la condizione femminile a Zanzibar, attraverso il personaggio di Raya, vittima di un matrimonio combinato e abusi.
Il Nobel e il futuro: nuovi progetti letterari in vista
A quattro anni dal conferimento del premio Nobel, Gurnah ha raccontato come la sua vita sia cambiata, con i suoi libri tradotti in numerose lingue e un aumento esponenziale delle richieste di interviste e partecipazioni a eventi. Nonostante gli impegni, lo scrittore ha confermato di essere al lavoro su un nuovo libro, mantenendo però il riserbo sui dettagli.
Un appello all’umanità e alla responsabilità europea
Le parole di Abudulrazak Gurnah risuonano come un appello all’umanità e alla responsabilità dell’Europa di fronte alla crisi migratoria. La sua riflessione sulla necessità di distinguere tra rifugiati e migranti economici, unita alla denuncia della mancanza di vie legali per l’ingresso in Europa, invita a una seria riflessione sulle politiche di accoglienza e integrazione. ‘Furto’, con la sua ambientazione a Zanzibar e la sua esplorazione dei temi del colonialismo, dell’immigrazione e della trasformazione sociale, offre uno spunto prezioso per comprendere le complessità del mondo contemporaneo.
