
Il design democratico incontra il collezionismo
Il mondo dell’arredamento sta vivendo una vera e propria rivoluzione vintage, con un’attenzione particolare rivolta ai pezzi iconici degli anni ’70 e ’90. In questo contesto, i mobili Ikea, un tempo simbolo di design accessibile e democratico, stanno sorprendendo il mercato, raggiungendo quotazioni inaspettate e attirando l’interesse di collezionisti in tutto il mondo. Ikea, con la sua filosofia di coniugare funzionalità, design, qualità, sostenibilità e accessibilità, ha democratizzato il mondo dell’arredamento, rendendo il design alla portata di tutti. Oggi, i pezzi vintage firmati Ikea, soprattutto quelli prodotti tra gli anni ‘70 e ‘90, stanno vivendo un ritorno di fiamma, conquistando appassionati e raggiungendo cifre notevoli online.
Catawiki e il boom del vintage Ikea
La piattaforma Catawiki, specializzata in aste online, ha intercettato questa tendenza, dedicando un’asta esclusiva al mondo vintage Ikea. Gli esperti di design di Catawiki hanno analizzato le dinamiche culturali e di design che alimentano questo aumento di valore. Francisco Álvarez, esperto di interior design di Catawiki, sottolinea come la longevità di Ikea le permetta di offrire pezzi adatti a ogni gusto, epoca e corrente estetica, spiegando così il crescente interesse per il vintage del colosso svedese. Nel 2024, le ricerche del termine “Ikea” su Catawiki sono aumentate del 50% rispetto al 2023, mentre il numero di oggetti venduti è cresciuto del 70%. Il numero medio di offerenti unici per ciascun pezzo è quasi raddoppiato, un chiaro segnale di un pubblico sempre più ampio e coinvolto da queste icone nostalgiche del design.
I designer e i pezzi più ricercati
I pezzi più ambiti provengono dalle prime collezioni, da edizioni limitate firmate da designer di culto, o sono oggetti con caratteristiche di design distintive o con una storia particolare. Secondo i dati di Catawiki, tra i designer Ikea più venduti degli ultimi anni spiccano Carl Öjerstam, Karin Mobring e Niels Gammelgaard. Tuttavia, analizzando il numero medio di offerenti per singolo oggetto, emergono altri nomi come Sabine Marcelis, Nike Karlsson e Lisa Norinder, spesso associati a collaborazioni speciali o produzioni a tiratura limitata. Questo dimostra come il fascino del vintage si sia esteso oltre le epoche classiche, stimolando un rinnovato interesse anche per edizioni più recenti orientate al design sperimentale.
Esempi di quotazioni sorprendenti
I salti di prezzo registrati su Catawiki sono a dir poco sorprendenti. Un paio di sedie ‘Vilbert’ del 1993, vendute all’epoca a circa 20€ l’una, ha raggiunto i 1.300€ nel 2021. Sedie e poltrone si confermano tra le categorie più vendute, segno di un crescente interesse dei collezionisti per il design iconico dedicato alla seduta. Ma non sono solo le sedie a destare l’attenzione. Un set di quattro vasi Ps Jonsberg, disegnati dalla designer olandese Hella Jongerius e venduti nel 2005 a circa 35€ ciascuno, è stato battuto a 2.450€ nel 2022, quasi 20 volte il prezzo di partenza. Anche le sedie ‘Diana’ di Karin Mobring, datate 1972 e originariamente vendute a circa 12€, hanno registrato una crescita notevole, raggiungendo i 750€ per un paio nel 2020.
Un mix di nostalgia, rarità e design circolare
Jochen Kloeters, esperto di design di Catawiki, riassume così il fenomeno: “Il vintage Ikea sta vivendo il suo momento. Un tempo considerati semplici mobili in kit, i pezzi prodotti tra gli anni ’70 e ’90 sono oggi veri oggetti di culto da collezionare. La loro forza sta in un mix unico: estetica senza tempo, funzionalità intelligente, un tocco nostalgico e il brivido della rarità. Ma c’è di più: la crescente domanda di design circolare gioca un ruolo centrale”.
Il futuro del vintage Ikea
L’ascesa del vintage Ikea rappresenta un fenomeno interessante che riflette un cambiamento nel modo in cui percepiamo il design e il valore degli oggetti. Non si tratta solo di nostalgia, ma di una rivalutazione di un’estetica senza tempo, di una funzionalità intelligente e di un approccio più sostenibile al consumo. Sarà interessante osservare come questo trend evolverà nei prossimi anni e se Ikea saprà intercettare questa nuova sensibilità, magari riproponendo in chiave contemporanea alcuni dei suoi pezzi più iconici.