La reazione immediata della Vis Pesaro: sospensione e accertamenti
La Vis Pesaro 1898 ha reagito con fermezza alle accuse mosse durante il servizio de ‘Le Iene’, sospendendo immediatamente il Direttore Sportivo Michele Menga. La decisione è stata presa in seguito alla trasmissione televisiva che ha sollevato dubbi su presunte irregolarità nel tesseramento di alcuni calciatori. Il club marchigiano, attualmente impegnato nei play-off di Serie C contro il Rimini, ha inoltre avviato accertamenti interni per valutare l’eventuale coinvolgimento di Menga nelle vicende descritte e per determinare ulteriori provvedimenti. La Vis Pesaro si dichiara totalmente estranea ai fatti riportati e respinge ogni tentativo di accostare il proprio nome a tali vicende.
Le accuse de ‘Le Iene’: il ruolo di Salvatore Bagni e le presunte tangenti
Il servizio de ‘Le Iene’ ha messo in luce presunti comportamenti non leciti nel mondo del calcio giovanile, coinvolgendo l’ex calciatore di Perugia, Inter e Napoli, Salvatore Bagni, ora attivo come scout. Nel corso di una conversazione con una ‘Iena’ sotto copertura, Bagni avrebbe lasciato intendere di avere un forte potere contrattuale e stretti rapporti con diversi club di Serie C, suggerendo l’esistenza di un sistema in cui favori e conoscenze conterebbero più delle capacità dei giovani calciatori. Bagni avrebbe anche parlato di somme di denaro necessarie per garantire un posto da titolare ai ragazzi, arrivando a cifre di almeno 30.000 euro. Nel servizio viene citato anche il DS della Vis Pesaro, Michele Menga, come figura a conoscenza di tali dinamiche.
La difesa della Vis Pesaro e la tutela dell’immagine
La Vis Pesaro 1898 ha dichiarato di ritenere la rappresentazione offerta dal servizio televisivo “gravemente lesiva” e ha annunciato di voler tutelare la propria immagine e reputazione nelle sedi più opportune, al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni. Il club si è dissociato con forza dalle accuse, sottolineando la propria estraneità ai fatti e respingendo ogni tentativo di coinvolgimento in vicende illecite. La società sportiva si riserva di intraprendere azioni legali per difendere la propria reputazione e per chiarire la propria posizione in merito alle accuse mosse.
Sviluppi futuri: la parola alle autorità competenti e a ‘Le Iene’
Dopo la reazione immediata della Vis Pesaro, la vicenda è ora al vaglio delle autorità competenti, che dovranno accertare la veridicità delle accuse e individuare eventuali responsabilità. Si attendono inoltre sviluppi anche sul fronte de ‘Le Iene’, che potrebbero fornire ulteriori elementi e dettagli sull’inchiesta. La vicenda rischia di gettare un’ombra sul mondo del calcio giovanile e di sollevare interrogativi sulla trasparenza e la correttezza delle pratiche di tesseramento.
Un campanello d’allarme per il calcio giovanile
Le accuse mosse a Salvatore Bagni e indirettamente alla Vis Pesaro sollevano un campanello d’allarme per il mondo del calcio giovanile. Se confermate, tali pratiche illecite minerebbero la credibilità del sistema e penalizzerebbero i giovani talenti che non hanno la possibilità di accedere a determinati “favori”. È fondamentale che le autorità competenti facciano piena luce sulla vicenda e che vengano adottate misure per garantire la trasparenza e la meritocrazia nel calcio giovanile, tutelando i sogni e le aspirazioni dei giovani calciatori.
