Un Pastore per l’unità e la pace
Monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza Episcopale, ha espresso con fervore la gioia della comunità cattolica per l’elezione di Papa Leone XIV. In un intervento in diretta su Radio Kalaritana, l’emittente diocesana, l’Arcivescovo ha dichiarato: Posso comunicare la gioia che pervade i nostri ambienti. Il Papa ci ha donato quel Pastore che abbiamo chiesto con fiducia, insistentemente. Il nuovo Pontefice è principio e fondamento visibile dell’unità della Chiesa, dell’unità della fede e della comunione, della carità. Baturi ha sottolineato come il Papa abbia voluto da subito porre l’accento sul saluto di Cristo Risorto, auspicando che la pace raggiunga tutti, dai singoli individui alle famiglie, dalle comunità ai popoli di tutto il mondo. Vorrei davvero che questa pace del Risorto potesse raggiungere tutte le comunità, tutti i fedeli, tutti gli uomini di Cagliari e d’Italia, ha aggiunto l’Arcivescovo.
Il richiamo alla Madonna e l’eredità di Sant’Agostino
Monsignor Baturi ha evidenziato come Papa Leone XIV abbia voluto immediatamente ringraziare la Madonna, un gesto che testimonia la sua profonda devozione. Ha inoltre richiamato le parole di Sant’Agostino, figura chiave per l’ordine agostiniano a cui il Papa appartiene, sull’essere vescovo per il popolo e cristiano con il popolo. Ha voluto poi ricordare, da agostiniano, le parole di Sant’Agostino sull’essere vescovo per e l’essere cristiano con. A delineare un carattere del suo episcopato e penso del suo pontificato, l’essere per il popolo e camminare con il popolo, ha spiegato Baturi. Questo, secondo l’Arcivescovo, delinea un episcopato improntato al servizio e alla condivisione, in cui il Pastore collabora attivamente per promuovere l’unità, la solidarietà e la fraternità.
Un nome che evoca la storia: l’eredità di Leone XIII
La scelta del nome Leone XIV, a distanza di quasi 150 anni dall’ultimo Papa Leone, non è casuale. Baturi ha ricordato la figura di Leone XIII, pontefice che ha segnato la storia della Chiesa per la sua attenzione alla questione sociale e la sua sensibilità liturgica. Leone XIII è uno dei papi degli ultimi secoli che è stato eletto con minor numero di scrutini, appena tre. Era il successore di Pio IX, a lui si deve un’impostazione che colmava una lacuna fondamentale che aveva disallineato la Chiesa rispetto alla questione sociale, ha precisato Baturi. L’Arcivescovo ha espresso la convinzione che il nuovo Papa stesso spiegherà le motivazioni di questa scelta, rivelando ulteriori aspetti del suo pontificato.
Un Papa cosmopolita: origini, lingue e culture
Monsignor Baturi ha tratteggiato un profilo di Papa Leone XIV come figura cosmopolita, sottolineando le sue origini statunitensi con radici ispaniche e italiane, la sua conoscenza di diverse lingue e la sua capacità di dialogare con culture differenti. Per quanto riguarda il profilo di Papa Leone XIV, parliamo di uno statunitense con origini ispaniche e italiane, che sa parlare tante lingue, ma sa parlare soprattutto a tante culture, ha affermato l’Arcivescovo, evidenziando la sua apertura e la sua vocazione all’incontro.
Un ricordo personale e l’annuncio della messa a Cagliari
Baturi ha condiviso un ricordo personale di un recente incontro di lavoro con Papa Leone XIV, quando questi era ancora preposto al dicastero dei vescovi. Ha elogiato la sua capacità di ascolto attento e la puntualità delle sue osservazioni. Infine, l’Arcivescovo ha annunciato che sarà sua cura organizzare una messa solenne a Cagliari per celebrare l’elezione del nuovo Papa, invitando tutte le parrocchie e le comunità a fare altrettanto. Questo gesto vuole essere un segno di comunione e di affetto da parte della Chiesa cagliaritana verso il suo nuovo Pastore.
Un ponte tra tradizione e modernità
L’elezione di Papa Leone XIV rappresenta un momento di grande importanza per la Chiesa cattolica. Le parole dell’Arcivescovo Baturi trasmettono un senso di speranza e di fiducia nel futuro, sottolineando la figura del nuovo Pontefice come punto di riferimento per l’unità, la pace e il dialogo interculturale. La scelta del nome, che richiama l’eredità di Leone XIII, suggerisce una volontà di affrontare le sfide del mondo contemporaneo con uno sguardo attento alle questioni sociali e alla promozione della giustizia, in un’ottica di continuità con la tradizione ma anche di apertura alle novità.
