L’allarme di Cinecittà sui dazi USA
L’annuncio di Donald Trump di voler imporre dazi sull’industria cinematografica straniera ha suscitato preoccupazione nel mondo del cinema italiano. Manuela Cacciamani, Amministratore Delegato di Cinecittà, ha espresso la sua opinione in merito, sottolineando l’importanza della cooperazione tra Italia e Stati Uniti per l’arricchimento economico e culturale degli spettatori a livello globale.
Reciprocità e circolarità negli scambi culturali
Cacciamani ha evidenziato come Cinecittà guardi con attenzione ai movimenti del mercato statunitense, auspicando che gli scambi tra paesi, soprattutto nell’industria culturale, siano il più possibile reciproci e circolari. Ha ricordato come le produzioni americane beneficino degli incentivi fiscali italiani e dell’ecosistema unico offerto dal nostro paese: bellezze naturali, clima favorevole, location suggestive, ricchezza culturale e uno stile inconfondibile. Tutti elementi che attraggono da sempre i produttori americani alla ricerca di una qualità difficilmente riscontrabile altrove.
Un dialogo aperto tra industrie
L’Ad di Cinecittà ha ribadito l’importanza di un dialogo aperto tra le industrie cinematografiche dei due paesi e dello scambio di prodotto culturale. Ha sottolineato come Italia e Stati Uniti siano due storiche potenze del cinema mondiale, legate da un rapporto di mutuo arricchimento. La speranza è che questa cooperazione possa continuare a beneficio degli spettatori di tutto il mondo.
Il valore dell’Italia per le produzioni straniere
L’Italia, con la sua storia millenaria, il suo patrimonio artistico e paesaggistico, rappresenta una location privilegiata per le produzioni cinematografiche internazionali. Oltre agli incentivi fiscali, il nostro paese offre un valore aggiunto in termini di qualità della vita, creatività e professionalità. Un mix di elementi che rende l’Italia una meta ambita per registi e produttori di tutto il mondo.
Un futuro di cooperazione culturale
Le parole di Manuela Cacciamani sottolineano un aspetto fondamentale: la cultura non dovrebbe conoscere barriere. L’imposizione di dazi, soprattutto in un settore così permeabile come quello cinematografico, rischia di impoverire il panorama culturale globale. L’auspicio è che il dialogo e la collaborazione tra Italia e Stati Uniti possano prevalere, garantendo un futuro di reciproco arricchimento culturale.
