Un punto di svolta cruciale per l’industria automobilistica europea

In un’intervista congiunta a Le Figaro, John Elkann, presidente di Stellantis, e Luca De Meo, amministratore delegato di Renault, hanno espresso serie preoccupazioni riguardo al futuro dell’industria automobilistica europea. Entrambi i leader del settore concordano sul fatto che il 2024 rappresenta un anno cruciale, con la Cina che si appresta a superare l’Europa e gli Stati Uniti nella produzione automobilistica. Elkann ha sottolineato come il 2025 sarà un momento decisivo, mentre De Meo ha definito l’attuale situazione del mercato un “disastro”, evidenziando l’importanza strategica del settore, che genera 400 miliardi di entrate fiscali in Europa.

Richieste chiare: rapidità decisionale e un ambiente favorevole

Elkann ha chiarito che l’industria non chiede aiuti finanziari, ma piuttosto un contesto che permetta di operare, innovare e offrire veicoli puliti e accessibili. Ha criticato la lentezza decisionale europea e la mancanza di una politica industriale forte, in contrasto con quanto avviene in Cina, negli Stati Uniti e nei paesi emergenti. Ha inoltre esortato Francia, Italia e Spagna, paesi chiave per la produzione e il consumo di automobili, a dare priorità al sostegno della loro industria automobilistica.

Regolamentazione differenziata per le auto di piccole dimensioni

De Meo ha evidenziato la necessità di una regolamentazione differenziata per le auto di piccole dimensioni, lamentando che le norme attuali, concepite per veicoli più grandi e costosi, rendono difficile la produzione di auto compatte con margini di profitto accettabili. Ha inoltre criticato l’assenza di misure protezionistiche in Europa, a differenza di altri paesi con un’industria automobilistica consolidata. De Meo ha auspicato un dialogo continuo tra regolatori, industriali e scienziati per definire le future normative.

Innovazione e transizione verso l’elettrico: una sfida complessa

Entrambi i leader hanno ribadito l’impegno delle loro aziende verso l’innovazione e la transizione verso l’elettrico, citando i recenti lanci di modelli come Citroën C3, Fiat Grande Panda e Peugeot 3008, che offrono una gamma completa di opzioni, dall’elettrico all’ibrido e al termico di nuova generazione. Tuttavia, De Meo ha espresso preoccupazione per la direttiva 2035, che, a suo avviso, rischia di dimezzare il mercato, poiché la domanda di veicoli elettrici non è ancora sufficiente a sostituire completamente i volumi attuali.

La direttiva 2035 nel mirino: un rischio per il mercato

La direttiva 2035, che prevede lo stop alla vendita di auto nuove a benzina e diesel, è vista da De Meo come un potenziale ostacolo alla crescita del mercato. Il CEO di Renault ha sottolineato che il mercato non è ancora pronto ad assorbire una transizione così rapida verso l’elettrico e che, nelle condizioni attuali, sarà impossibile sostituire la totalità dei volumi attuali con veicoli a batteria.

Un appello all’azione per salvare l’industria automobilistica europea

Le dichiarazioni di Elkann e De Meo rappresentano un campanello d’allarme per l’Europa. La concorrenza globale, le politiche industriali inadeguate e una transizione all’elettrico troppo rapida rischiano di compromettere un settore strategico per l’economia europea. È necessario un cambio di passo, con decisioni rapide, un ambiente regolatorio favorevole e un sostegno concreto all’innovazione, per garantire un futuro prospero all’industria automobilistica europea.

Di davinci

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