L’attivismo come missione: l’impegno di Anna Foglietta
Anna Foglietta, ospite a “Da Noi… A Ruota Libera” con Francesca Fialdini, ha condiviso riflessioni profonde sul suo ruolo di donna e artista. L’attrice ha sottolineato come l’attivismo sia diventato un elemento centrale nella sua vita: “Mi espongo come donna e come artista, ho trovato un senso nell’attivismo, nelle grandi battaglie in cui credo”. Questo impegno si traduce in una partecipazione attiva a cause sociali e umanitarie, portando la sua voce e la sua visibilità a sostegno di chi ne ha più bisogno.
Sfide e cambiamenti nel mondo del lavoro post-Covid
La Foglietta ha poi affrontato il tema della sua carriera, in particolare nel contesto del mondo del lavoro post-Covid. Ha affermato: “Sono stata brava a ritagliarmi i miei spazi sul lavoro, ma noto che si va un po’ troppo dietro ai gusti del pubblico”. Questa osservazione evidenzia una tendenza a privilegiare l’omologazione e la ricerca del consenso, a discapito della sperimentazione e dell’originalità, aspetti che l’attrice sembra valorizzare particolarmente.
I social media: un’arma a doppio taglio
Un altro tema cruciale toccato da Anna Foglietta riguarda l’uso dei social media, soprattutto in relazione ai suoi figli. “Per i miei figli cerco di arginarne il più possibile le insidie, perché fino ai 14 anni sono pericolosi. Per me, adulta, sono uno stimolo negativo continuo”. Questa dichiarazione mette in luce la consapevolezza dei rischi legati all’esposizione precoce ai social, con i loro meccanismi di confronto, competizione e potenziale cyberbullismo. Anche per gli adulti, l’attrice riconosce un impatto negativo, sottolineando come i social possano alimentare insicurezze e frustrazioni.
“Storia di una Notte”: un ruolo toccante e doloroso
La Foglietta ha parlato anche del suo ruolo nel film “Storia di una Notte”, dove interpreta una madre che ha subito la perdita di un figlio. “Non ci sono parole per descrivere la perdita di un figlio, non esiste nemmeno una parola per descrivere i genitori che rimangono senza figli”. Queste parole esprimono l’indicibile dolore di un lutto così profondo, una ferita che segna per sempre l’esistenza di chi la subisce. L’attrice ha saputo interpretare con sensibilità e rispetto un ruolo così delicato, dando voce a un’esperienza universale di sofferenza.</p
Consapevolezza e gratitudine: il privilegio di vivere in un mondo fortunato
Infine, Anna Foglietta ha concluso con una riflessione sulla fortuna di vivere in questa parte del mondo: “Siamo fortunati e abbiamo il dovere di ricordarlo e condividere questa fortuna”. Un invito alla consapevolezza e alla gratitudine, ma anche alla responsabilità di agire per ridurre le disuguaglianze e migliorare le condizioni di vita di chi è meno fortunato. Un messaggio di speranza e di impegno civile, che rispecchia l’anima di un’artista sensibile e attenta al mondo che la circonda.</p
Un’artista impegnata e consapevole
Anna Foglietta si conferma un’artista poliedrica e impegnata, capace di affrontare con sensibilità e intelligenza temi complessi e attuali. Le sue riflessioni offrono spunti di riflessione preziosi sulla condizione della donna, sulle sfide del mondo del lavoro, sui rischi dei social media e sull’importanza della solidarietà. Un esempio di come l’arte possa essere uno strumento di cambiamento e di consapevolezza.
