La Rottura Silenziosa: Pirelli Contesta il Controllo di Sinochem

Un decennio di convivenza tra Pirelli e Sinochem sembra giunto a un punto critico. Pirelli, nella sua relazione finanziaria che sarà votata dai soci il 12 giugno, contesta il controllo esercitato da Sinochem, il colosso cinese che ha investito 7,1 miliardi di euro nell’azienda italiana. La relazione afferma che, a seguito del Golden Power, il controllo di Sinochem su Pirelli è venuto meno ai sensi dell’Ifrs 10. Questa mossa, però, non è stata accolta favorevolmente da Marco Polo International Italy, il veicolo che detiene la quota del 37% di Pirelli, controllato da Sinochem.

Voto Diviso nel CDA: Segnali di Tensione

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha approvato il bilancio a maggioranza, con 9 voti favorevoli su 15. Il presidente di Pirelli (e di Sinochem), Jiao Jian, insieme ai consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian e Fan Xiaohua, ha votato contro. Tang Grace si è astenuta, mentre gli indipendenti Marisa Pappalardo e Alberto Bradanini hanno votato a favore. Questa divisione interna al CDA evidenzia le tensioni crescenti tra le due parti.

La Reazione di Sinochem: Profondo Disappunto e Ferma Opposizione

Marco Polo International Italy ha espresso un “profondo disappunto e ferma opposizione” alla valutazione di Pirelli. La società cinese ribadisce che il decreto sul Golden Power non priva Mpi del controllo su Pirelli e che Mpi continua a detenere una percentuale rilevante per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria. Sinochem sembra voler difendere il proprio ruolo e la propria influenza all’interno di Pirelli.

Pirelli Difende l’Autonomia del Management

Pirelli, dal canto suo, difende l’analisi dei suoi manager e ricorda che è stata la Consob a stabilire che la valutazione sul controllo spetta al CDA. La società sottolinea che il management, non nominato da Sinochem, ha ottenuto nel 2024 i migliori risultati del settore Tyre e che la sua autonomia è tutelata dal Golden Power. Questo sembra un chiaro tentativo di Pirelli di preservare la propria indipendenza operativa.

Strategie e Mercato USA: Un Nodo Cruciale

Il venir meno del controllo di Sinochem è solo un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli USA, un mercato chiave per l’High Value (76% dei ricavi totali) e la tecnologia Cyber Tyre. La necessità di adeguarsi alle normative statunitensi sembra essere un fattore determinante nella strategia di Pirelli per il futuro.

Obiettivi Finanziari e Sfide Future

Pirelli ha chiuso il 2024 con un utile netto consolidato di 501,1 milioni di euro (+1%) e ricavi in aumento dell’1,9% a 6.773,3 milioni. Il CDA proporrà la distribuzione di una cedola da 0,25 euro per azione, per un totale di 250 milioni di euro. Tuttavia, l’azienda rimane prudente per il 2025, alla luce delle incertezze sui dazi USA. Per mitigare l’impatto dei dazi, Pirelli ha già pronto un piano che prevede maggiori importazioni dal Brasile e un aumento della capacità negli USA.

Un Equilibrio Precario tra Autonomia e Collaborazione

La disputa tra Pirelli e Sinochem solleva interrogativi importanti sull’equilibrio tra autonomia aziendale e influenza degli investitori stranieri. La situazione è complessa, con implicazioni legali, finanziarie e geopolitiche. Sarà fondamentale osservare come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, in particolare durante l’assemblea del 12 giugno, per capire se le due aziende riusciranno a trovare un nuovo equilibrio che preservi gli interessi di entrambe le parti e la stabilità dell’azienda.

Di davinci

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