Un Evento Lirico di Portata Internazionale

Anche se non è il tradizionale 7 dicembre, il Teatro alla Scala si appresta a vivere un momento storico con la prima assoluta de ‘Il Nome della Rosa’, opera che il compositore Francesco Filidei ha tratto dal romanzo omonimo di Umberto Eco. Questa produzione, che si preannuncia monumentale, vedrà impegnati 17 solisti, tra cui Daniela Barcellona nel ruolo di Bernardo Gui, il coro e il coro di voci bianche. La regia è affidata a Damiano Michieletto, mentre la direzione d’orchestra è curata da Ingo Metzmacher.

Una Coproduzione Prestigiosa

L’opera è frutto di una coproduzione con l’Opéra di Parigi, che presenterà la versione in francese a partire dall’8 dicembre, e con il Carlo Felice di Genova. Questa collaborazione internazionale sottolinea l’importanza e l’ambizione del progetto, che mira a portare sul palcoscenico un’opera complessa e ricca di significati.

Un Parterre di Ospiti d’Eccezione

Il parterre per questa prima assoluta è degno di un evento di tale portata. Nonostante i pochissimi posti rimasti per le cinque repliche, saranno presenti responsabili di importanti istituzioni musicali come la Staatsoper di Amburgo, l’Ensemble Intercontemporain, il festival di Aix en Provence, l’Opéra de Lyon, la Wiener Staatsoper e l’Opera nazionale dei Paesi Bassi. Sarà presente anche il sovrintendente dell’Opera di Roma, Francesco Giambarone, Fabrizio Zappi di Rai Cultura e una serie di compositori di spicco come Fabio Vacchi, Luca Francesconi, Salvatore Sciarrino e Silvia Colasanti.

Omaggio a Umberto Eco

Tra gli ospiti d’onore, si segnala la presenza dell’ex sovrintendente della Scala, Dominique Meyer, che ha fortemente sostenuto il progetto, e di una nutrita schiera di testate stampa internazionali, dal New Yorker a Die Welt. Ad assistere alla prima ci saranno anche Renate, la vedova di Eco, e i suoi figli Stefano e Carlotta, a testimonianza del legame profondo tra l’opera e l’eredità letteraria del grande scrittore.</p

Un Ponte tra Letteratura e Lirica

La trasposizione di un romanzo complesso come ‘Il Nome della Rosa’ in un’opera lirica rappresenta una sfida ambiziosa. Francesco Filidei, insieme a Damiano Michieletto e Ingo Metzmacher, si sono assunti il compito di tradurre in musica e immagini le intricate trame e i profondi significati del capolavoro di Eco. L’evento promette di essere un momento di grande interesse culturale, capace di unire appassionati di letteratura e amanti dell’opera in un’unica, straordinaria esperienza.

Di euterpe

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