Visita al centro di Gjader e i numeri che non tornano
Una delegazione guidata dall’europarlamentare Cecilia Strada e dalla deputata del Pd Rachele Scarpa ha fatto visita al centro migranti di Gjader, in Albania, dove sono stati trasferiti 41 migranti dall’Italia. Tuttavia, durante la visita, è emerso un dato allarmante: nel centro erano presenti solo 25 persone. La discrepanza ha sollevato immediatamente interrogativi sulla sorte dei restanti 16 migranti.
Richieste di chiarimenti e silenzio delle autorità
Strada e Scarpa hanno espresso la loro preoccupazione per la mancanza di informazioni ufficiali riguardo alla scomparsa dei 16 migranti. Nonostante le ripetute richieste di chiarimenti e i diversi accessi agli atti effettuati, le autorità non hanno fornito risposte esaustive. Questo silenzio ha alimentato speculazioni e timori sulla reale situazione dei migranti.
Ipotesi sulla scomparsa dei migranti
In assenza di informazioni ufficiali, Strada e Scarpa hanno cercato di ricostruire la vicenda incrociando informazioni pubbliche, il registro degli eventi critici e le informazioni provenienti dai legali. Secondo le loro deduzioni, oltre alla prima persona trasferita e riportata in Italia in tempi brevissimi, si ipotizza che 6 migranti siano stati riportati in Italia per mancata convalida del trattenimento, 5 perché giudicati non idonei alla vita in comunità ristretta a causa di episodi autolesivi o criticità sanitarie, e 4 siano stati rimpatriati nel Paese d’origine. Tuttavia, anche in quest’ultimo caso, i migranti sarebbero stati riportati in Italia per poter essere espulsi, rendendo il trasferimento in Albania un’operazione inutile e costosa.
Costi e inefficacia del trasferimento in Albania
La vicenda dei migranti ‘scomparsi’ a Gjader solleva interrogativi sull’efficacia e l’opportunità del trasferimento dei migranti in Albania. Oltre al costo economico dell’operazione, che sembra non aver portato alcun beneficio concreto, si evidenzia la sofferenza inutile inflitta ai migranti coinvolti. La mancanza di trasparenza e le difficoltà nell’ottenere informazioni ufficiali non fanno altro che alimentare dubbi e preoccupazioni sull’intera gestione della questione migratoria.
Un’operazione opaca e dai costi elevati
La vicenda dei migranti trasferiti a Gjader e poi ‘scomparsi’ solleva seri interrogativi sull’efficacia e la trasparenza dell’accordo tra Italia e Albania in materia di immigrazione. L’assenza di informazioni chiare e la difficoltà nell’ottenere risposte dalle autorità competenti alimentano legittimi dubbi sull’intera operazione, che sembra gravata da costi elevati e benefici incerti. È necessario fare chiarezza sulla sorte dei migranti coinvolti e garantire il rispetto dei loro diritti fondamentali.
