Il Fascino Iniziale di Capri: Un Paradiso Artistico

La nuova mostra al Metropolitan Museum of Art, in collaborazione con il Musée d’Orsay, si concentra sul periodo formativo di John Singer Sargent, l’artista americano celebre per i ritratti della società transatlantica. Un’intera sezione è dedicata a Capri, l’isola dei Faraglioni, meta prediletta degli artisti dell’Ottocento. Sargent, che aveva già visitato l’isola da bambino, vi ritornò poco più che ventenne per dipingere opere per lo più sconosciute, custodite in collezioni private o piccoli musei.
Capri offriva uno scenario ideale per ricreare un’immagine di vita rurale, in linea con le fantasie contemporanee di una natura incontaminata dal capitalismo industriale. I curatori spiegano come Sargent giocò sullo stereotipo degli abitanti, considerati discendenti degli antichi Greci e Romani.

Rosina Ferrara: Musa Caprese

Sargent adottò come modella e musa la giovane Rosina Ferrara, immortalata in una decina di dipinti. Tra questi, ‘Dans les Oliviers à Capri’, esposto al Salon del 1879, mostra Rosina intrecciata a un antico olivo. Un altro dipinto, prestato dal Crystal Bridge Museum di Bentonville in Arkansas, la ritrae mentre balla la tarantella su un tetto.
Sargent aveva chiesto all’amico Frank Hyde di trovargli una ragazza del posto “di un certo tipo” e rimase incantato da Rosina per i suoi lineamenti mediterranei, all’epoca considerati non bianchi. La sua bellezza esotica e la sua connessione con l’ambiente naturale di Capri incarnavano perfettamente l’ideale artistico che Sargent cercava.

Venezia e il Ritratto di Ramon Subercaseaux

Oltre a Capri, Venezia fu un’altra grande passione di Sargent. In mostra, dalla Dixon Gallery di Memphis, è esposto un ritratto del diplomatico e aspirante artista Ramon Subercaseaux in gondola, realizzato nel 1880. Secondo il figlio dell’amico, nello stesso momento Sargent stava dipingendo un ritratto ad acquerello dello stesso Sargent, purtroppo andato perduto. Questo ritratto testimonia l’abilità di Sargent nel catturare l’atmosfera e l’eleganza della città lagunare.

Parigi: Epicentro Artistico e Culturale

Il fulcro della mostra è rappresentato dagli anni trascorsi a Parigi, dove Sargent, un diciottenne prodigio, arrivò nel 1874, deluso dagli insegnamenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Parigi, all’epoca, era l’epicentro non solo della produzione e del gusto artistico, ma anche dello scambio culturale. Sargent si trovò al centro di questo fermento, assorbendo influenze e documentando il proprio percorso artistico.
Il direttore del Met, Max Hollein, ha sottolineato come Sargent utilizzò Parigi come punto di partenza per viaggiare in tutta Europa, arricchendo il suo bagaglio artistico e culturale. La mostra celebra questo periodo parigino, evidenziando l’importanza della città come crocevia di esperienze e ispirazioni.

Madame X: Il Culmine e la Fine di un’Era

Il percorso espositivo si conclude con uno dei capolavori del Met, l’iconica ‘Madame X’ (Virginie Amélie Avegno Gautreau). Quest’opera, famosa in tutto il mondo, segnò la fine della fase parigina di Sargent, un periodo fatto di successi, scandali e complessità, che lo portò a trasferirsi a Londra.
Lo scandalo suscitato dal ritratto al Salon del 1884, con la sua audace sensualità e l’innovativa composizione, spinse Sargent a cercare nuovi orizzonti. Il trasferimento a Londra rappresentò una svolta nella sua carriera, aprendo nuove opportunità e consacrandolo come uno dei ritrattisti più importanti del suo tempo.

Un Viaggio Attraverso l’Anima di un Artista

La mostra al Met offre uno sguardo approfondito sul percorso formativo di John Singer Sargent, rivelando le influenze, le passioni e le sfide che hanno plasmato il suo talento. Attraverso le opere esposte, si può apprezzare la sua capacità di catturare la bellezza, l’eleganza e la complessità dell’animo umano, rendendolo uno dei più grandi ritrattisti della storia dell’arte.

Di euterpe

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