Un riconoscimento per il talento italiano
Alice Rohrwacher, figura di spicco del nuovo cinema italiano, è stata scelta per presiedere la Giuria della Caméra d’or al Festival di Cannes 2025. Questo premio, di grande prestigio, è destinato a celebrare le opere prime presentate nella Selezione Ufficiale, alla Settimana della Critica o alla Quinzaine des Réalisateurs. La regista, il cui percorso artistico è strettamente legato a Cannes, avrà l’onore di premiare il miglior debutto cinematografico durante la cerimonia di chiusura del 78° Festival, il 24 maggio 2025. Nel 2024, la Caméra d’or è stata assegnata a Halfdan Ullmann Tøndel per il film ‘Armand’, presentato nella sezione Un Certain Regard.
Le parole di Alice Rohrwacher
Con la sua consueta sensibilità, Alice Rohrwacher ha commentato la sua nomina: “Le prime volte sono sempre importanti e ci accompagnano per tutta la vita. Come entrare in una stanza sconosciuta, avvicinarsi alla persona amata per il primo bacio o approdare su una terra straniera. C’è qualcosa di dorato che avvolge questi momenti nella nostra memoria. È per questo che il premio più prestigioso per le opere prime si chiama Caméra d’or?”. Queste parole riflettono la sua attenzione per i momenti di scoperta e di inizio, temi ricorrenti nella sua filmografia.
La filmografia di Alice Rohrwacher: un viaggio tra realismo e magia
La carriera di Alice Rohrwacher spazia tra cortometraggi e lungometraggi, documentari e fiction, delineando un universo cinematografico unico, dove il realismo si fonde con elementi onirici. Il Festival di Cannes ha sottolineato come la regista “dipinge con tocchi sottili il bagliore dorato degli inizi e lo splendore delle prime volte”. Il suo stile, che concilia il naturalismo di De Sica con la visione felliniana, si distingue per la capacità di creare film al confine tra narrazione e documentario. Il suo primo lungometraggio, ‘Corpo Celeste’, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2011, esplora il rapporto con il mondo attraverso gli occhi di una tredicenne. ‘Le Meraviglie’, in concorso a Cannes nel 2014 e vincitore del Grand Prix, racconta la vita di giovani sorelle in una fattoria isolata, toccate dalla modernità attraverso un reality show. ‘Lazzaro Felice’, presentato a Cannes nel 2018 e premiato per la Migliore Sceneggiatura, affronta il tema dell’innocenza e della corruzione morale. Infine, ‘La Chimera’, presentato a Cannes nel 2023, analizza il nostro rapporto con il passato attraverso il traffico di antichità.
Un’artista poliedrica: documentari e cortometraggi
Oltre ai lungometraggi, Alice Rohrwacher ha realizzato numerosi documentari, esplorando la poesia del mondo rurale, l’importanza del passato e l’energia della giovinezza (‘Checosamanca’, ‘9×10 Novanta’, ‘Futura’). I cortometraggi rappresentano per lei uno spazio di sperimentazione e reinvenzione continua, come dimostrano ‘Violettina’, ‘Quattro Strade’ e ‘Le Pupille’. Nel 2024, ha co-diretto con JR ‘Un’allegoria urbana’, riprendendo il tema dell’Allegoria della caverna di Platone.
Un segnale di fiducia nel cinema italiano
La scelta di Alice Rohrwacher come presidente della Giuria Caméra d’or è un riconoscimento importante per il cinema italiano e per il talento di una regista che ha saputo creare un linguaggio cinematografico unico e personale. La sua sensibilità e il suo sguardo attento alle nuove voci del cinema saranno sicuramente un valore aggiunto per la selezione e la premiazione delle opere prime al Festival di Cannes 2025.
