Il ricordo del naufragio del 2015 nel Canale di Sicilia
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una dichiarazione in occasione del decimo anniversario del tragico naufragio avvenuto nel 2015 nel Canale di Sicilia. In quel disastro, persero la vita un numero spaventoso di migranti, tra cui decine di bambini, in uno dei più terribili eventi che il Mediterraneo ricordi. Mattarella ha sottolineato come queste persone stessero disperatamente cercando una vita migliore, fuggendo da guerre, persecuzioni e miseria, finendo nelle mani di organizzazioni criminali che li hanno crudelmente abbandonati al loro destino.
L’appello per una gestione umana e legale dei flussi migratori
Mattarella ha ribadito con forza la necessità di governare i movimenti migratori, sottolineando che l’Unione Europea deve impegnarsi al massimo in questo senso. Ha evidenziato come il contrasto all’illegalità e la lotta alla criminalità debbano necessariamente passare attraverso la predisposizione di canali e modalità di immigrazione legali, che rispettino la vita umana. Questo approccio, secondo il Presidente, è fondamentale per affrontare la complessità del fenomeno migratorio in modo coerente e responsabile.
Riconoscimento all’opera di soccorso italiana
Il Capo dello Stato ha espresso il suo apprezzamento per l’opera di soccorso svolta dalle navi italiane, che in condizioni estreme sono riuscite a salvare molte vite, rispettando la legge del mare. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza dell’impegno umanitario e della solidarietà nel fronteggiare le emergenze in mare.
La responsabilità della civiltà e l’umanità come valore fondante
Mattarella ha concluso la sua dichiarazione ricordando che la Repubblica italiana non dimentica le tante donne e uomini, molti dei quali destinati a restare senza nome, che hanno perso la vita in mare. Ha affermato che è la civiltà stessa a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti e di smarrire quel sentimento di umanità che è alla radice dei nostri valori. Questo richiamo all’umanità e alla responsabilità civile è un monito a non dimenticare le tragedie del passato e a impegnarsi per un futuro più giusto e umano.
Un appello all’azione e alla riflessione
La commemorazione del naufragio del 2015 e le parole del Presidente Mattarella ci invitano a una profonda riflessione sulla gestione dei flussi migratori e sulla necessità di un approccio più umano e responsabile. È fondamentale che l’Europa si impegni a creare canali legali e sicuri per l’immigrazione, contrastando al contempo le organizzazioni criminali che sfruttano la disperazione delle persone. Solo così potremo onorare la memoria delle vittime e costruire un futuro in cui la dignità umana sia al centro di ogni politica migratoria.
