Priorità ai diritti dei bambini e restrizioni alle libertà di riunione

L’emendamento pone al centro i diritti dei bambini a un “corretto sviluppo fisico, intellettuale e morale”, subordinando a questi altri diritti fondamentali, inclusa la libertà di riunione pacifica. Questa clausola, secondo diverse interpretazioni, potrebbe essere utilizzata per vietare eventi come le marce del Pride. Inoltre, l’emendamento consente l’uso del riconoscimento facciale per monitorare e sanzionare i partecipanti a tali eventi.

Definizione di genere e diritti delle persone trans e intersessuali

Un altro punto critico riguarda la definizione di genere. L’emendamento stabilisce che “il sesso di una persona alla nascita è una caratteristica biologica e può essere maschile o femminile”, eliminando di fatto il riconoscimento legale per le persone trans e intersessuali. Questa modifica solleva serie preoccupazioni per i diritti e la protezione di queste comunità.

Difesa della sovranità e limitazioni alla doppia cittadinanza

L’emendamento introduce misure per la difesa della sovranità nazionale, consentendo la sospensione della cittadinanza per i cittadini ungheresi con doppia cittadinanza qualora rappresentino una minaccia per la sicurezza nazionale. È previsto un periodo massimo di sospensione di dieci anni, con la possibilità di espulsione per chi risiede in Ungheria. Questa disposizione potrebbe limitare la libertà di movimento e i diritti di molti cittadini ungheresi.

Poteri di emergenza e controllo parlamentare

Le modifiche riguardano anche i poteri di emergenza del governo, attivati durante la guerra in Ucraina. Sebbene il governo possa ancora dichiarare lo stato di emergenza per trenta giorni, prorogabile fino a 180 giorni con l’approvazione parlamentare, non potrà più sospendere le leggi per decreto o derogare alle disposizioni di legge senza l’autorizzazione di una maggioranza qualificata dei due terzi del Parlamento. Questo introduce un maggiore controllo parlamentare sui poteri esecutivi in situazioni di emergenza.

Altre modifiche: autodifesa dei comuni, pagamenti in contanti e lotta alla droga

L’emendamento introduce anche le basi costituzionali per l’autodifesa dei comuni, garantisce il diritto ai pagamenti in contanti (considerato una protezione contro il controllo digitale) e autorizza pene detentive per l’uso o il possesso di droghe, anche in piccole quantità. Queste modifiche ampliano ulteriormente l’ambito dell’emendamento e sollevano interrogativi sulle implicazioni per le libertà individuali.

Proteste e contestazioni

L’approvazione dell’emendamento è stata preceduta e accompagnata da contestazioni di parlamentari dell’opposizione e manifestazioni di protesta nella capitale ungherese. I manifestanti hanno cercato di impedire l’ingresso in Parlamento ai deputati di maggioranza, esprimendo il loro dissenso contro le restrizioni alle libertà civili e ai diritti umani.

Un passo indietro per i diritti umani in Ungheria?

L’approvazione di questo emendamento costituzionale solleva serie preoccupazioni per lo stato di diritto e i diritti umani in Ungheria. Le restrizioni alle libertà civili, la discriminazione nei confronti delle persone trans e intersessuali e le limitazioni alla libertà di riunione rappresentano un passo indietro rispetto ai principi democratici e ai valori fondamentali dell’Unione Europea. È fondamentale che la comunità internazionale monitori attentamente la situazione e continui a sollecitare il governo ungherese a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti i suoi cittadini.

Di atlante

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