
Nasce il MACC: Un Nuovo Polo Culturale in Sicilia
Scicli, incantevole cittadina in provincia di Ragusa, si prepara ad accogliere un nuovo gioiello nel panorama culturale siciliano: il MACC – Museo d’Arte Contemporanea del Carmine. L’inaugurazione, prevista per il 5 maggio, segna un momento significativo per la città e per l’intera regione, offrendo uno spazio dedicato all’arte contemporanea in un contesto storico di grande fascino.
Il museo, ospitato nell’ex convento del Carmine, è stato oggetto di un accurato restauro grazie ai fondi della Legge del terremoto del 1990 e a un finanziamento del Ministero della Cultura. Questo recupero ha permesso di trasformare un luogo ricco di storia in un moderno spazio espositivo, pronto ad accogliere opere d’arte e visitatori.
“L’Opera delle Formiche”: Un Omaggio a Emilio Isgrò
Ad aprire le porte del MACC sarà una mostra antologica dedicata a Emilio Isgrò, uno dei più importanti artisti italiani contemporanei. La mostra, intitolata “L’Opera delle formiche”, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Emilio Isgrò e curata da Marco Bazzini e Bruno Corà.
L’esposizione si propone come un percorso completo attraverso l’opera del maestro siciliano, dalla produzione degli anni Sessanta alle recenti ricerche sulla Cancellatura. I visitatori potranno ammirare installazioni inedite e lavori provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra cui opere iconiche come “Non uccidere” (in collezione MAXXI) e “La lumière de la Liberté”.
Un elemento centrale della mostra è l’imponente installazione “L’Opera delle formiche”, che trasforma il corridoio centrale del museo in uno sciame di insetti simbolici. Questa opera, come ha spiegato Isgrò, vuole sottolineare i temi della comunità e della rinascita culturale, allontanandosi dalla retorica sicilianista e abbracciando un’idea di Sicilia operosa e integrata in Europa.
Un Percorso Artistico Dagli Anni Sessanta ad Oggi
La mostra offre una ricognizione approfondita del percorso creativo di Isgrò, a partire dagli anni Sessanta, che segnano il suo ingresso nel mondo dell’arte dopo l’esordio come poeta. L’esposizione si snoda attraverso le diverse fasi della sua produzione, dagli “articoli di giornale” del 1962 alle prime cancellature del 1964, passando per i “particolari ingranditi” e le “lettere estratte” degli anni Settanta.
Il percorso espositivo include anche opere significative come gli inediti libri cancellati del Gattopardo (1976), i Codici ottomani (2010) e le cancellature in rosso dei più recenti anni di ricerca. Questa varietà di opere permette di apprezzare la complessità e l’evoluzione del linguaggio artistico di Isgrò nel corso del tempo.
Scicli: Un Nuovo Centro per l’Arte Contemporanea nel Mediterraneo
Con l’apertura del MACC e la mostra dedicata a Emilio Isgrò, Scicli si candida a diventare un nuovo punto di riferimento per l’arte contemporanea nel Mediterraneo. L’iniziativa, sostenuta da sponsor come Fondazione Amplifon e Gallerie d’Italia – Intesa Sanpaolo, mira ad attirare appassionati, studiosi e visitatori da tutto il mondo.
Nei prossimi mesi, un calendario di eventi e incontri pubblici accompagnerà la mostra, con la presentazione del catalogo pubblicato da Allemandi Editore. L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza dell’opera di Isgrò e di valorizzare il ruolo del MACC come centro di produzione e diffusione culturale.
Un’Opportunità di Rinascita Culturale
L’inaugurazione del MACC a Scicli rappresenta un’importante opportunità di rinascita culturale per la Sicilia. In un momento storico in cui l’arte e la cultura sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo del territorio, l’apertura di un nuovo museo dedicato all’arte contemporanea è un segnale positivo e incoraggiante. La scelta di dedicare la mostra inaugurale a Emilio Isgrò, artista siciliano di fama internazionale, sottolinea l’importanza di valorizzare le eccellenze locali e di promuovere la cultura come motore di cambiamento e progresso.