Il Consiglio Comunale si schiera con Lucano

Il Consiglio Comunale di Riace ha espresso un chiaro voto di fiducia nei confronti del sindaco Mimmo Lucano, respingendo la mozione che ne chiedeva la decadenza. La decisione è stata accolta con sollievo da Lucano, che ha commentato all’ANSA: “Non avevo dubbi sulla decisione del Consiglio comunale che avrebbe votato contro la mia decadenza.”
La motivazione principale dietro la decisione del Consiglio è la convinzione che l’applicazione della legge Severino, nel caso specifico di Lucano, sia inappropriata e sproporzionata.

Lucano: “Ricorrerò in ogni sede”

Nonostante l’esito favorevole del voto in Consiglio, Lucano rimane cauto, consapevole della possibilità che la Prefettura possa promuovere un’azione popolare contro la sua carica. In tal caso, il sindaco si dichiara pronto a difendere la sua posizione: “Spero che la vicenda si chiuda qui, ma se la Prefettura, come ha già annunciato, promuoverà l’azione popolare, ovviamente cercherò di far valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune che la legge mi consentirà”.

L’ipotesi del ricorso al Presidente Mattarella

Lucano e il suo team legale stanno valutando tutte le opzioni a disposizione, inclusa la possibilità di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Nel mio caso – ha aggiunto – l’applicazione della legge Severino, per come dicono tutti gli avvocati ed esperti di diritto amministrativo, è assurda. Proprio per questo stiamo pensando di rivolgerci al presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Questa mossa, se confermata, rappresenterebbe un tentativo di portare la questione all’attenzione delle più alte cariche dello Stato, nella speranza di ottenere una revisione del caso.

La Legge Severino e il caso Riace: un nodo giuridico complesso

La Legge Severino, nata con l’obiettivo di contrastare la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione, prevede la sospensione o la decadenza dalla carica per gli amministratori condannati per determinati reati. Nel caso di Mimmo Lucano, la questione è particolarmente delicata, poiché si intreccia con le vicende legate all’accoglienza dei migranti a Riace, un modello che ha suscitato ammirazione e polemiche a livello internazionale.
La decisione del Consiglio Comunale di Riace riflette una profonda spaccatura tra la percezione locale dell’operato di Lucano e l’applicazione rigida di una legge che, secondo molti, non tiene conto delle specificità del contesto.

Un equilibrio difficile tra legalità e umanità

La vicenda di Mimmo Lucano e Riace solleva interrogativi importanti sul rapporto tra legalità e umanità, tra le regole formali e la capacità di un’amministrazione di rispondere ai bisogni reali della comunità. La decisione del Consiglio Comunale di Riace è un segnale chiaro di come la politica locale possa esprimere una visione diversa rispetto alle logiche nazionali, aprendo un dibattito necessario sul futuro dell’accoglienza e dell’integrazione.

Di veritas

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