Un tributo commovente
Luka Doncic ha vissuto una serata indimenticabile a Dallas, tornando sul campo che lo ha visto crescere come giocatore e come uomo. Il trasferimento ai Los Angeles Lakers all’inizio di febbraio aveva lasciato un vuoto nei cuori dei tifosi dei Mavericks, ma il ritorno dello sloveno ha riacceso la passione e l’affetto. Prima della partita, un video tributo proiettato sul maxischermo ha scatenato l’emozione di Doncic, che non è riuscito a trattenere le lacrime. Seduto su una sedia, con il viso nascosto nell’asciugamano, Luka ha rivissuto i momenti più belli della sua carriera a Dallas, un periodo che lo ha visto arrivare come un bambino e diventare una stella NBA.
Parole dal cuore
“Sono state tante emozioni, non saprei nemmeno spiegarle”, ha dichiarato Doncic a Espn. “Avevo le lacrime agli occhi. Sono arrivato qui da bambino, avevo 18 anni, e mi hanno fatto sentire subito a casa. Ho tanti bei ricordi”. Queste parole sincere e commosse testimoniano il legame profondo che lega Doncic alla città di Dallas e ai suoi tifosi, che lo hanno sempre sostenuto e amato.
Uno spettacolo sul campo
Dopo gli abbracci con i suoi ex compagni di squadra e di fronte a uno stadio gremito (20.841 spettatori) con indosso magliette con la scritta “Hvala za vse” (“grazie di tutto” in sloveno), Doncic si é dimenticato del passato ed ha segnato 31 punti prima dell’intervallo, aiutando i Lakers a portarsi in vantaggio per 60-57. Ha chiuso la partita con 45 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, ogni volta applauditi dal pubblico dei Mavericks, lì più per lui che per i propri giocatori. LeBron James (27 punti, 7 rimbalzi) ha contribuito al successo dei Lakers, che hanno confermato la loro presenza ai playoff e consolidato il terzo posto nella Western Conference (49 vittorie-31 sconfitte).
Le altre partite della notte
In una partita senza molta posta in gioco, la squadra campione Boston ha offerto di gran lunga la sua peggiore prestazione offensiva della stagione, venendo travolta 96-76 da Orlando con 23 punti di Franz Wagner. Chicago ha vinto contro Miami (119-111) con una bella tripla doppia di Josh Giddey (28 punti, 16 rimbalzi, 11 assist), in una partita che ha buone probabilità di ripetersi nei playoff della prossima settimana, con i Bulls noni nella Eastern Conference (37-43) subito davanti agli Heat (36-44), ormai inarrestabili per Toronto. I Golden State Warriors sono stati travolti in casa dai San Antonio Spurs (114-111) da un tiro sulla sirena del loro ex giocatore Harrison Barnes e sono scivolati al settimo posto nella Western Conference (47-33), nonostante i 30 punti di Stephen Curry, che ha raggiunto la sua sesta stagione con più di 300 triple segnate. Denver batte Sacramento (124-116) con una tripla doppia di Nikola Jokic (20 punti, 12 rimbalzi, 11 assist) e sale al 4/o posto (48-32) con lo stesso record dei Clippers, che hanno battuto Houston (134-117) con 35 punti di James Harden. Phoenix ha perso in casa contro gli Oklahoma City Thunder (125-112) ed è ufficialmente fuori dai playoff.
Un ritorno che celebra lo sport
Il ritorno di Luka Doncic a Dallas è una storia che va oltre il semplice risultato sportivo. È una celebrazione dei valori dello sport, dell’amicizia e del legame tra un giocatore e la sua città. La commozione di Doncic e l’accoglienza calorosa del pubblico di Dallas dimostrano che, al di là delle rivalità e dei trasferimenti, ci sono sentimenti che rimangono indelebili nel tempo.
