
Accoglienza calorosa a Budapest per i ciclisti serbi
Oggi pomeriggio, Budapest ha riservato un’accoglienza calorosa a circa 80 studenti ciclisti serbi, che hanno fatto tappa nella capitale ungherese nel loro lungo viaggio verso Strasburgo. L’obiettivo di questi giovani è presentare le loro istanze alle istituzioni dell’Unione Europea e al Consiglio d’Europa, portando avanti un messaggio di protesta e richiesta di attenzione su temi di rilevanza per la Serbia e per l’intera regione balcanica.
Una folla di sostenitori e bandiere serbo-ungaresi
Come mostrato in diretta dall’emittente privata N1, una folla di persone, composta in gran parte da rappresentanti della diaspora serba, ha salutato gli universitari in bicicletta sulla monumentale Piazza degli Eroi. La piazza si è animata con sventolii di bandiere della Serbia e dell’Ungheria, simboli di un legame storico e culturale tra i due paesi. Questo gesto di benvenuto sottolinea il sostegno e la solidarietà della comunità serba all’estero verso le iniziative dei giovani studenti.
Il supporto del sindaco di Budapest
Il sindaco di Budapest, Gergely Karacsony, esponente del partito liberale, ha accolto i giovani serbi, augurando loro il successo del loro movimento di protesta e un viaggio senza intoppi verso Strasburgo. Il suo supporto è un segnale importante di apertura e di attenzione verso le istanze dei giovani che si impegnano per un futuro migliore e per la promozione dei diritti e delle libertà.
Momento di silenzio in memoria delle vittime di Novi Sad
Come avviene ogni giorno in Serbia alle 11.52, l’ora del tragico crollo alla stazione di Novi Sad il primo novembre scorso, in cui persero la vita 16 persone, anche a Budapest i ciclisti e la folla che li ha accolti hanno osservato 16 minuti di silenzio in memoria delle vittime. Questo momento di raccoglimento ha rappresentato un toccante omaggio e un segno di vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia.
Prossime tappe del viaggio verso Strasburgo
I manifestanti in bicicletta proseguiranno il loro viaggio attraverso Slovacchia, Austria e Germania, con l’arrivo a Strasburgo, al confine franco-tedesco, previsto tra dieci giorni. Questo lungo percorso rappresenta un impegno significativo da parte degli studenti, determinati a portare le loro istanze all’attenzione delle istituzioni europee e a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che stanno loro a cuore.
Un ponte tra Serbia ed Europa
Questo evento rappresenta un ponte simbolico tra la Serbia e l’Europa, con giovani che si fanno portavoce di istanze importanti e che cercano di dialogare con le istituzioni europee. L’accoglienza calorosa a Budapest e il supporto del sindaco Karacsony sono segnali positivi di apertura e di attenzione verso le nuove generazioni e verso i temi che stanno loro a cuore. Sarà interessante seguire il loro percorso e l’impatto che avranno le loro istanze a Strasburgo.