
Ondata di proteste in Portogallo per salari e dignità
Migliaia di portoghesi hanno manifestato nelle principali città del Portogallo, tra cui Lisbona, Porto e Coimbra, per esprimere il loro dissenso e chiedere aumenti salariali in vista delle prossime elezioni legislative anticipate, fissate per il 18 maggio. La protesta, organizzata dalla CGTP, la principale confederazione sindacale del Paese, ha visto una massiccia partecipazione di lavoratori e pensionati.
Voci dalla piazza: tra crisi abitativa e perdita di dignità
I manifestanti hanno marciato nel cuore di Lisbona, portando con sé striscioni e slogan che rivendicavano salari più alti e migliori condizioni di vita. Célia Matos, un’infermiera di 52 anni, ha dichiarato: “È necessario cambiare politica: questo è il messaggio che vogliamo inviare al prossimo governo!”. Vitor Botas, un soldato in pensione di 62 anni, ha espresso la sua preoccupazione per la crisi abitativa e l’aumento dei senzatetto, affermando: “Una volta le persone erano povere, ma avevano diritto alla dignità. Oggi non è più così!”.
Richieste sindacali: aumenti salariali del 15% con un minimo di 150 euro
La CGTP ha avanzato richieste precise al governo, chiedendo aumenti salariali di almeno il 15%, con un minimo di 150 euro per tutti i lavoratori. La confederazione sindacale sottolinea la necessità di adeguare i salari al costo della vita, in costante aumento, e di garantire una retribuzione dignitosa per tutti i lavoratori portoghesi.
Scenario politico: elezioni anticipate e incertezza
Le elezioni legislative di maggio rappresentano un momento cruciale per il Portogallo, segnato da instabilità politica e incertezza economica. L’esecutivo di centrodestra del primo ministro Luis Montenegro si è dimesso dopo aver perso un voto di fiducia in Parlamento, portando allo scioglimento dell’Assemblea. La coalizione di destra moderata è in testa alle intenzioni di voto, con un leggerissimo vantaggio sull’opposizione socialista, mentre l’estrema destra rimane la terza forza politica, secondo gli ultimi sondaggi. Un risultato che appare molto vicino a quello delle ultime elezioni del marzo 2024.
Un campanello d’allarme per la politica portoghese
Le proteste in Portogallo rappresentano un chiaro segnale di malcontento popolare nei confronti delle politiche economiche attuali. La crescente disuguaglianza, la crisi abitativa e la precarietà del lavoro sono temi che richiedono risposte urgenti da parte della politica. Il prossimo governo dovrà affrontare queste sfide con determinazione e trovare soluzioni innovative per garantire un futuro più equo e prospero per tutti i portoghesi.