
Un Successo Inatteso e Doloroso
Nanni Moretti ha sorpreso tutti collegandosi in viva voce al Festival Custodi di Sogni – I tesori della Cineteca Nazionale, durante la giornata conclusiva dedicata a celebrare e preservare il patrimonio cinematografico italiano. Reduce da un intervento cardiologico, il regista ha voluto condividere con il pubblico presente aneddoti e riflessioni sul suo celebre film ‘Ecce Bombo’. La telefonata, inattesa e calorosamente accolta, ha offerto uno sguardo intimo e personale sull’opera che ha segnato un’epoca.
“Mi dispiace non essere lì con voi oggi, buona proiezione”, ha esordito Moretti, con la sua inconfondibile voce tranquilla e un tocco di ironia. Il regista ha poi confessato di non aver mai previsto l’enorme successo di ‘Ecce Bombo’. “Questi ultimi anni ogni tanto vedo degli esordi, film di giovani e mi dico ‘perché Ecce bombo ha avuto tutto quel successo e questi film no?’ In quel film c’era dentro qualcosa che forse a me sfuggiva. La mia è stata forse una generazione considerata troppo ideologica, seriosa, incapace di ridere di se stessa. Forse fu proprio quello il motivo del successo”.
Tuttavia, Moretti ha sottolineato anche l’aspetto doloroso del film, ricordando un aneddoto significativo: “prima dell’uscita di un film nelle sale, un regista lo vede in piccole salette private. Ricordo bene una proiezione di Ecce bombo in una saletta del quartiere Prati alla presenza del mio montatore e del produttore Mario Gallo. Usciti dalla proiezione andammo a passeggiare e il produttore mi disse di considerare Ecce bombo come quei figli più problematici. Come quel figlio che ti dà più pensieri degli altri…!”.
Un Film che Parla Anche ai Giovani di Oggi
Moretti ha poi condiviso un’osservazione interessante sul modo in cui il pubblico ha reagito al film nel corso degli anni. “Ero cosciente di raccontare una piccola porzione di realtà (Giovani piccolo-medio borghese romani di sinistra che formano un piccolo gruppo di auto coscienza). Una porzione di realtà minuscola ma può avvenire l’immedesimazione di spettatori e spettatrici anche se sono lontani per estrazione e ceto sociale”.
Il regista ha poi ricordato come, in passato, il pubblico tendesse a ridere anche in momenti in cui non ce n’era bisogno, come durante la scena in cui il personaggio di Mirko parla di una ragazza e commenta “e’ schizofrenica”. Tuttavia, ha notato con piacere che, durante una recente proiezione alla Mostra del cinema di Venezia, il pubblico più giovane non ha riso in quella scena, dimostrando una maggiore sensibilità verso l’aspetto doloroso del film.
Moretti ha concluso il suo intervento sottolineando come ‘Ecce Bombo’ riesca ancora oggi a parlare e a connettersi con i giovani, nonostante le differenze generazionali. “Nel passaggio dal pubblico di élite al pubblico di massa molti registi avrebbero snaturato il proprio lavoro, presumendo che il pubblico ha bisogno di certi ingredienti. In nome del pubblico sono stati commessi i ‘peggiori delitti’, ma alle volte ci sono delle sorprese: ci sono film considerati difficili che magari poi il pubblico adotta inaspettatamente. Io nel passaggio dal cinema familiare al cinema ‘vero’ ho conservato un mio stile, una mia idea di cinema, la mia ironia e il mio modo di raccontare”.
Il Contesto: Il Festival Custodi di Sogni e la Cineteca Nazionale
Il Festival Custodi di Sogni – I tesori della Cineteca Nazionale rappresenta un’occasione importante per celebrare e preservare il patrimonio cinematografico italiano. La Cineteca Nazionale, con il suo impegno nella conservazione e nel restauro delle pellicole, svolge un ruolo fondamentale nel garantire che le opere del passato continuino a vivere e a parlare alle nuove generazioni. Eventi come questo festival offrono al pubblico la possibilità di riscoprire film importanti e di approfondire la conoscenza della storia del cinema italiano.
La partecipazione di Nanni Moretti, seppur a distanza, ha arricchito ulteriormente il festival, offrendo uno spaccato unico sul processo creativo e sulla ricezione di un film che ha segnato un’epoca. Le sue parole, intrise di ironia e di riflessioni profonde, hanno confermato l’importanza di ‘Ecce Bombo’ come opera capace di parlare ancora oggi al pubblico, stimolando il dibattito e la riflessione sulla società contemporanea.
Un’eredità Cinematografica Duratura
La testimonianza di Nanni Moretti al Festival Custodi di Sogni non è solo un aneddoto interessante, ma un promemoria del potere del cinema di riflettere e influenzare la società. ‘Ecce Bombo’, con la sua miscela di umorismo e dolore, continua a risuonare con il pubblico, dimostrando che le opere d’arte autentiche possono trascendere il tempo e le generazioni. La capacità di Moretti di mantenere la sua integrità artistica nel passaggio dal cinema indipendente a quello mainstream è un esempio per i giovani registi e un invito a non compromettere mai la propria visione in nome del successo commerciale.