
Il Dipartimento della Giustizia riabilita Mel Gibson
Il Dipartimento della Giustizia, durante l’amministrazione di Donald Trump, ha approvato il ripristino del diritto di Mel Gibson di possedere armi. Questa decisione, che si estende ad altri nove individui, è stata convalidata dalla ministro della giustizia Pam Bondi, come riportato dal New York Times. Gibson, noto sostenitore di Trump e figura di spicco a Hollywood, aveva perso tale diritto a seguito di un caso di violenza domestica nel 2011 contro la sua ex compagna, Oksana Gregoriova.
Dimissioni per dissenso interno
La controversa decisione ha portato alle dimissioni di Elizabeth Oyer, responsabile del Dipartimento della Giustizia per i perdoni giudiziari. Oyer si era opposta alla raccomandazione di ripristinare i diritti sulle armi a Gibson, esprimendo preoccupazioni per la sicurezza pubblica. “È pericoloso. Non è in gioco la politica ma la sicurezza del pubblico”, aveva dichiarato Oyer, sottolineando il dibattito interno sull’opportunità di restituire le armi a persone coinvolte in episodi di violenza domestica.
Un’iniziativa più ampia
La decisione di riabilitare Gibson si inserisce in un contesto più ampio, che vede gruppi conservatori impegnati a facilitare il riacquisto di armi da fuoco per individui con precedenti penali. Nonostante la Corte Suprema abbia confermato le normative federali che limitano l’accesso alle armi per persone soggette a ordinanze restrittive per violenza domestica, l’amministrazione Trump ha ordinato una revisione delle politiche federali sulle armi, con l’obiettivo di allentare tali restrizioni.
Mel Gibson torna in Italia per ‘Resurrezione’
Mentre la polemica infuria negli Stati Uniti, Mel Gibson si prepara a tornare dietro la macchina da presa per dirigere il sequel del suo controverso film ‘La Passione di Cristo’. Le riprese di ‘Resurrezione’ inizieranno ad agosto negli studi di Cinecittà a Roma, con il ritorno di Jim Caviezel nel ruolo di Gesù, Maia Morgenstern come Madonna e Francesco De Vito come Pietro. Oltre a Cinecittà, il film sarà girato in diverse località italiane, tra cui Matera, Ginosa, Altamura e la Gravina di Laterza.
Un equilibrio delicato tra diritti e sicurezza
La decisione di ripristinare il diritto di Mel Gibson a portare armi solleva interrogativi importanti sull’equilibrio tra il diritto costituzionale al possesso di armi e la necessità di proteggere la sicurezza pubblica, in particolare in relazione alla violenza domestica. La vicenda mette in luce la complessità delle politiche sulle armi e la difficoltà di trovare un punto di incontro tra diverse posizioni ideologiche e preoccupazioni legittime.