
Un viaggio nel passato alla ricerca della madre
Christine Vescoli debutta nel panorama letterario con ‘Nulla materno’, un’opera intensa e profondamente personale. Il romanzo, originariamente pubblicato in tedesco nel 2024 e accolto con favore in Germania e Austria, è ora disponibile in italiano grazie alla traduzione di Cristina Vezzaro per la collana TravenBooks di Edizioni Alphabeta Verlag.
Al centro della narrazione vi è la figura della figlia, impegnata in un’appassionante ricerca della verità sulla propria madre. Avvolta nel mistero e nella reticenza durante la sua vita, la madre diviene il fulcro di un’indagine che si snoda tra i luoghi della sua infanzia e rari, ingialliti documenti fotografici. Questo viaggio nel passato si trasforma in un’esplorazione delle radici familiari e della storia di un’intera comunità.
Il Sudtirolo tra storia e identità
Vescoli, autrice di madrelingua tedesca, dipinge un vivido affresco della vita contadina nelle valli dell’Alto Adige, un mondo caratterizzato dal sistema feudale del ‘maso chiuso’. Attraverso la sua scrittura, il lettore è immerso nella storia di una regione segnata da eventi cruciali: l’annessione all’Italia, l’avvento del fascismo e del nazismo, fino ad arrivare ai giorni nostri. ‘Nulla materno’ offre una prospettiva unica su un territorio ricco di storia e contraddizioni, esplorando le dinamiche sociali e culturali che hanno plasmato la sua identità.
Una trilogia al femminile sul tema del lutto
‘Nulla materno’ rappresenta l’ultimo capitolo di una trilogia dedicata al femminile e al tema del lutto. I romanzi che la compongono esplorano le voci di donne alla ricerca della propria identità storica e sociale. Il primo libro, ‘Fossa delle Marianne’ della biologa marina tedesca Jasmin Schreiber, anch’esso pubblicato in Italia a settembre 2024, ha riscosso un tale successo da essere adattato in un film, presentato in anteprima al Bolzano Film Festival il 12 aprile e in uscita nelle sale italiane dal 24 aprile. Il secondo, ‘Il lutto in Jesolo’, romanzo d’esordio della germanista Tanja Raich, affronta invece la maternità come un terreno di conflitto tra desiderio di autodeterminazione e accettazione delle aspettative sociali.
Un’opera che invita alla riflessione
Christine Vescoli con ‘Nulla materno’ ci offre un’opera potente e commovente che va oltre la semplice narrazione di una storia familiare. Il romanzo è un invito a riflettere sul peso del passato, sulla complessità dei rapporti madre-figlia e sulla ricerca della verità come strumento di comprensione di sé e del mondo che ci circonda. La capacità dell’autrice di intrecciare la storia personale con quella collettiva rende il libro un’esperienza di lettura intensa e significativa.