
La decisione di World Skate: stop ai baby talenti alle Olimpiadi
La federazione mondiale dello Skateboard, ‘World Skate’, ha ufficialmente innalzato l’età minima per la partecipazione ai Giochi Olimpici a partire da Los Angeles 2028. La nuova regola stabilisce che gli atleti dovranno avere almeno 14 anni compiuti entro la fine dell’anno in cui si svolgono i Giochi. Questa decisione segna un cambiamento significativo rispetto alle precedenti edizioni, dove giovani talenti come Sky Brown e Rayssa Leal hanno potuto competere e brillare in tenera età.
La nota ufficiale di World Skate specifica che l’età minima dovrà essere raggiunta entro la fine dell’anno solare. Ciò significa che un atleta nato nel 2014 potrà partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 anche se compirà 14 anni dopo il 30 luglio, data di conclusione dei giochi.
Impatto sulle stelle nascenti dello Skateboard
Se la nuova regola fosse stata in vigore in passato, alcune delle performance più memorabili delle ultime Olimpiadi non sarebbero state possibili. Rayssa Leal, la skateboarder brasiliana soprannominata ‘A Fadinha’ (la Fatina), non avrebbe potuto conquistare la medaglia d’argento a Tokyo 2021, all’età di 13 anni. Allo stesso modo, la cinese Zhang Haohao non avrebbe potuto stabilire il record di precocità a Parigi 2024, partecipando a soli 11 anni.
Anche la britannica Sky Brown, bronzo nel Park a Parigi, non avrebbe potuto partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, dove ha debuttato a soli 13 anni. La decisione di World Skate ha un impatto significativo sulle giovani promesse dello skateboard, limitando la loro possibilità di competere ai massimi livelli in età precoce.
Le motivazioni dietro la scelta e il ruolo di Leticia Buffoni
La decisione di innalzare l’età minima è stata sottoscritta anche dalla brasiliana Leticia Buffoni, presidente della commissione atleti di World Skate. Buffoni, figura di spicco nello skateboard e celebre in Brasile anche per la sua passata relazione con Neymar, ha sostenuto la necessità di proteggere gli atleti più giovani e garantire una competizione più equa.
Le motivazioni ufficiali dietro questa scelta non sono state esplicitate, ma è plausibile che World Skate abbia voluto tutelare la salute e il benessere dei giovani atleti, riducendo la pressione e lo stress legati alla competizione olimpica. Inoltre, l’innalzamento dell’età minima potrebbe contribuire a uniformare il livello di competizione, evitando disparità eccessive tra atleti giovanissimi e skater più esperti.
Nuove regole anche per le Olimpiadi giovanili
Oltre alle Olimpiadi, World Skate ha deciso di imporre un limite di età anche per la partecipazione alle Olimpiadi giovanili, fissandolo a 12 anni. Questa misura riflette la volontà della federazione di proteggere i giovani atleti e di promuovere uno sviluppo sano e graduale nel mondo dello skateboard.
Un equilibrio tra tutela e opportunità
La decisione di World Skate solleva un dibattito importante sull’equilibrio tra la tutela dei giovani atleti e la loro opportunità di competere ai massimi livelli. Se da un lato è comprensibile la volontà di proteggere i minorenni dalla pressione e dai rischi legati alle competizioni olimpiche, dall’altro è innegabile che questa scelta limiti la possibilità per alcuni talenti precoci di esprimere il loro potenziale e di ispirare il pubblico con le loro performance. Sarà interessante osservare come questa nuova regola influenzerà lo sviluppo dello skateboard nei prossimi anni e se altre federazioni sportive seguiranno l’esempio di World Skate.