La leadership femminile nel Coni: un esempio di parità

Durante l’evento “Donna Oro d’Italia”, Giovanni Malagò ha espresso soddisfazione per l’aumento della presenza femminile nelle posizioni di leadership all’interno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni). “Ho due vicepresidenti donne”, ha dichiarato Malagò, sottolineando che a livello dirigenziale, il 50% delle persone sono donne. Questo dato è particolarmente significativo in quanto il Coni è un ente pubblico, il che rende questo livello di rappresentanza femminile ancora più notevole.

Successi sportivi al femminile: un trionfo a Parigi

Malagò ha inoltre evidenziato i successi sportivi delle atlete italiane ai recenti Giochi di Parigi, dove sette dei dodici ori conquistati sono stati vinti da donne. Questo risultato sottolinea l’importanza del contributo femminile allo sport italiano e la necessità di continuare a promuovere la parità di genere in tutte le discipline sportive.

L’elezione di Kirsty Coventry al CIO: un’accelerazione internazionale

A livello internazionale, Malagò ha citato l’elezione di Kirsty Coventry al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) come un segnale di accelerazione del processo di inclusione femminile. Coventry è stata eletta al primo colpo, dimostrando un forte sostegno alla sua candidatura e all’importanza di avere donne in posizioni di leadership nello sport mondiale.

La replica al Ministro Abodi: il Coni e la sovranità del Consiglio Nazionale

Malagò ha risposto al Ministro Abodi, il quale aveva auspicato che gli organismi sportivi portassero almeno una vicepresidente donna nei consigli federali. Malagò ha ricordato la proposta, ma ha sottolineato che il Consiglio Nazionale è sovrano e che trovare una convergenza su tali questioni può richiedere tempo.

Il mondo paralimpico: un modello di inclusione

Roberto Valori, vicepresidente vicario del CIP, ha espresso la sua opinione sulla crescita della presenza femminile nel mondo paralimpico, attribuendo il successo alla creazione dell’ente pubblico e all’aumento delle risorse finanziarie. Questo ha permesso alle federazioni di organizzare il lavoro in modo più efficace, portando a risultati sorprendenti. Valori ha inoltre sottolineato che l’incremento femminile è anche dovuto a un processo di civilizzazione.

Un percorso ancora in divenire

L’aumento della presenza femminile nello sport italiano, sia a livello dirigenziale che atletico, è un segnale positivo di progresso verso la parità di genere. Tuttavia, come sottolineato da Malagò, il percorso è ancora lungo e richiede un impegno costante da parte di tutte le istituzioni sportive e politiche. È fondamentale continuare a promuovere l’inclusione e a garantire pari opportunità per le donne nello sport, affinché possano esprimere appieno il loro potenziale e contribuire al successo dello sport italiano nel suo complesso.

Di nike

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