
Conferma del rating e motivazioni
Fitch Ratings ha confermato il rating BBB per l’Italia, mantenendo un outlook positivo. Questa decisione è supportata da diversi fattori, tra cui la dimensione e la diversificazione dell’economia italiana, il suo alto valore aggiunto, l’appartenenza all’eurozona e la solidità delle istituzioni rispetto alla media dei paesi con rating simile. L’agenzia riconosce che questi punti di forza sono bilanciati da debolezze macroeconomiche e fiscali, in particolare l’elevato debito pubblico e un potenziale di crescita ancora limitato.
Outlook positivo e resilienza
L’outlook positivo riflette una riduzione dei rischi fiscali e finanziari a medio termine, grazie a una maggiore stabilità politica e a una gestione fiscale più efficace. Fitch sottolinea anche la resilienza dell’Italia e la sua capacità di affrontare le avversità economiche e finanziarie derivanti da rischi esterni elevati e incertezze geopolitiche. Questa valutazione positiva indica una fiducia nella capacità del governo italiano di gestire le sfide economiche e di mantenere la stabilità finanziaria.
Reazione del Governo
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accolto con favore la conferma del rating da parte di Fitch, sottolineando che il giudizio dell’agenzia descrive accuratamente la situazione economica italiana e testimonia l’operato del governo. Questa reazione positiva evidenzia l’importanza che il governo attribuisce alla valutazione delle agenzie di rating e al loro impatto sulla fiducia degli investitori.
Impatto dei dazi statunitensi
Fitch prevede un rallentamento dell’economia italiana a causa del peggioramento del contesto esterno, in particolare a causa della rapida evoluzione dei dazi statunitensi. L’agenzia sottolinea che l’Italia è uno dei paesi dell’UE più esposti ai cambiamenti delle politiche commerciali statunitensi, dato che il 9-10% delle sue esportazioni è diretto verso gli Stati Uniti. Tuttavia, Fitch ritiene che la struttura delle esportazioni italiane, caratterizzata da contratti di consegna a lungo termine e prodotti con bassa elasticità dei prezzi, potrebbe rendere il paese più resiliente rispetto ad altri membri dell’UE.
Previsioni di crescita e scenari
Le previsioni di crescita di Fitch indicano un PIL in crescita dello 0,5% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, dopo una crescita dello 0,7% nel 2024. Queste previsioni tengono conto di dazi del 15% sulle esportazioni verso gli Stati Uniti e del 7,5% sulle importazioni dagli Stati Uniti. L’annuncio di dazi del 20% sull’UE rappresenta un rischio al ribasso per queste previsioni, ma l’impatto finale dipenderà da vari fattori, tra cui i negoziati e la risposta dell’UE. È importante notare che queste previsioni sono soggette a cambiamenti in base all’evoluzione delle politiche commerciali e delle condizioni economiche globali.
Spesa per la difesa
Fitch rileva che la spesa per la difesa dell’Italia è stata modesta, pari all’1,5% del PIL nel 2024, e che il paese deve affrontare pressioni da parte degli alleati della NATO per aumentarla. L’agenzia prevede che la spesa per la difesa possa raggiungere il 2% del PIL entro il periodo di previsione, attraverso la riclassificazione della spesa esistente o un ulteriore consolidamento fiscale. Tuttavia, Fitch non prevede una spesa aggiuntiva per la difesa tale da aumentare il debito nazionale, sottolineando l’impegno del governo alla prudenza fiscale e il limitato sostegno parlamentare all’aumento delle spese per la difesa.
Considerazioni sull’outlook italiano
La conferma del rating BBB con outlook positivo da parte di Fitch è un segnale incoraggiante per l’Italia, soprattutto in un contesto globale incerto. Tuttavia, è fondamentale che il governo continui a perseguire politiche fiscali prudenti e a promuovere la crescita economica per consolidare la fiducia degli investitori e affrontare le sfide future. La gestione oculata del debito pubblico e la capacità di adattarsi ai cambiamenti delle politiche commerciali internazionali saranno cruciali per mantenere la stabilità finanziaria e sostenere la crescita a lungo termine.