Un nuovo polo per la memoria storica a Barletta
La città di Barletta ha celebrato l’inaugurazione della nuova sede del suo Archivio di Stato, un evento che segna un importante passo avanti nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico locale. L’archivio custodisce ben tre chilometri lineari di documenti, alcuni dei quali risalenti addirittura alla fine del XVI secolo, testimonianze preziose della storia e della cultura del territorio. La cerimonia di apertura ha visto la partecipazione del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha sottolineato l’importanza di tali istituzioni per la vitalità culturale e sociale di una comunità.
L’Archivio come motore di dinamismo sociale e culturale
Durante il suo intervento, il ministro Giuli ha evidenziato come un archivio moderno debba superare la mera funzione di deposito di documenti, trasformandosi in un vero e proprio punto di riferimento per la comunità. Un luogo d’incontro e di socialità, un centro di gravità capace di attrarre non solo studiosi e addetti ai lavori, ma anche cittadini desiderosi di riscoprire le proprie radici e di comprendere il presente attraverso la lente del passato. L’obiettivo è quello di rendere la memoria storica accessibile a tutti, dinamizzando la vita sociale e culturale della comunità.
Un grande progetto di digitalizzazione per preservare il patrimonio archivistico nazionale
Parallelamente all’impegno per l’acquisto e la ristrutturazione delle sedi degli archivi di Stato, il Ministero della Cultura sta investendo risorse significative nella digitalizzazione del patrimonio archivistico. In questo contesto, è stato annunciato un ambizioso progetto: la creazione di un ‘Archivio Nazionale degli Archivi’, gestito dall’Istituto centrale per gli archivi della Direzione generale archivi. Questo archivio digitale avrà il compito di raccogliere e conservare il materiale digitalizzato nel corso degli anni dai singoli archivi di Stato, creando un’unica piattaforma accessibile a tutti. Un passo fondamentale per garantire la conservazione a lungo termine dei documenti e per facilitarne la consultazione da parte di studiosi e cittadini.
Un investimento nel futuro della memoria
L’iniziativa del Ministero della Cultura di creare un archivio nazionale digitale rappresenta un investimento lungimirante nel futuro della nostra memoria storica. In un’epoca dominata dalla tecnologia, la digitalizzazione del patrimonio archivistico è essenziale per garantire la sua conservazione e accessibilità alle future generazioni. L’Archivio Nazionale degli Archivi si configura come uno strumento prezioso per la ricerca storica, la didattica e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, contribuendo a rafforzare il legame tra passato, presente e futuro.
