Un’apertura all’insegna della letteratura e dell’incontro culturale
La città di Venezia si prepara ad accogliere la 18a edizione di “Incroci di Civiltà”, il festival internazionale di letteratura ideato e organizzato dall’Università Ca’ Foscari, con il supporto della Fondazione di Venezia e la collaborazione del Comune. L’evento, che si terrà dal 2 al 5 aprile 2025, vedrà come protagonista d’eccezione lo scrittore britannico Hanif Kureishi, il quale inaugurerà il festival in collegamento da Londra mercoledì 2 aprile. Kureishi sarà insignito del prestigioso premio Incroci-Musei Civici di Venezia, un riconoscimento alla sua opera dedicata all’incontro di culture, popoli e persone, e alla sua capacità di esplorare la resilienza umana di fronte alle sfide del mondo contemporaneo.
Un programma ricco di ospiti internazionali e premiazioni
Sotto la direzione di Flavio Gregori, “Incroci di Civiltà” si preannuncia come un’occasione unica per assistere a stimolanti dialoghi tra protagonisti della letteratura e della cultura internazionale. Oltre alla premiazione di Kureishi, la serata inaugurale vedrà l’assegnazione del Premio Cesare De Michelis per l’editoria innovativa all’editore e scrittore brasiliano Luiz Schwarcz, un riconoscimento promosso dalla famiglia De Michelis, da Marsilio e Incroci di Civiltà in collaborazione con la Fiera Internazionale del Libro di Francoforte. Il Premio giovani Incroci-Albero d’Oro sarà invece conferito allo scrittore francese Pierre Adrian.
La conversazione inaugurale tra Kureishi e i docenti di Ca’ Foscari Shaul Bassi e Flavio Gregori si concentrerà sui temi affrontati nel suo ultimo libro, “Shattered” (In frantumi, Bompiani, 2024), in cui l’autore esplora con coraggio, rabbia e umorismo la sua nuova condizione di paralisi e dipendenza a seguito di un infortunio. Il dialogo si estenderà anche alle tematiche centrali della sua opera, come la convivenza tra persone di diverse origini, etnie, estrazioni sociali e orientamenti, e le sfide poste dalla modernità.
Un festival che celebra la diversità e l’inclusione
Il programma del festival prevede la partecipazione di numerosi altri ospiti di spicco, tra cui la scrittrice statunitense Selby Wynn Schwartz, autrice del romanzo d’esordio “Le Figlie di Saffo” (Garzanti, 2024), definito dal New York Times come il miglior romanzo del 2024; la regista e scrittrice afghana Zainab Entezar, impegnata nella difesa dei diritti delle donne dopo il ritorno dei Talebani; Juergen Boos, direttore della Fiera di Francoforte; lo scrittore cubano Alessandro Mistrorigo; lo scrittore spagnolo José Marìa Micó; l’editore veneziano Andrea Molesini; la narratrice, poetessa e traduttrice tedesca Esther Kinsky; e Federica Manzon, vincitrice del Premio Campiello 2024.
“Incroci di Civiltà” si conferma dunque come un evento imperdibile per gli amanti della letteratura e della cultura, un’occasione per celebrare la diversità, l’inclusione e la capacità dell’arte di unire persone e popoli diversi.
Un’edizione all’insegna della resilienza e dell’incontro
L’edizione 2025 di “Incroci di Civiltà” si preannuncia particolarmente significativa, in un momento storico in cui il dialogo interculturale e la comprensione reciproca sono più importanti che mai. La scelta di Hanif Kureishi come ospite d’onore, con la sua opera che esplora le sfide e le opportunità della convivenza in un mondo globalizzato, è un segnale forte dell’impegno del festival nel promuovere la diversità e l’inclusione. La presenza di autori provenienti da contesti culturali diversi, come l’Afghanistan e Cuba, arricchisce ulteriormente il programma, offrendo al pubblico una prospettiva ampia e stimolante sulla realtà contemporanea.
