
Un pareggio che accontenta (forse) solo il Verona
Al Bentegodi, Verona e Parma si dividono la posta in palio con un pareggio a reti inviolate che, per quanto giusto, non soddisfa pienamente nessuna delle due contendenti. Il Verona, reduce dalla vittoria esterna contro l’Udinese, si presentava con diverse assenze, mentre il Parma, desideroso di consolidare la propria posizione in classifica, cercava il colpo esterno. La partita, tuttavia, è stata caratterizzata da un’eccessiva prudenza e da un basso tasso di spettacolarità, con poche occasioni da gol e molti errori tecnici.
Formazioni rimaneggiate e tattiche prudenti
Zanetti, alle prese con una vera e propria emergenza infortuni, ha dovuto reinventare il centrocampo, schierando Dawidowicz accanto a Duda e affidandosi a Bernede per sostituire l’infortunato Suslov. Chivu, invece, ha preferito Bonny a Pellegrino al centro dell’attacco, supportato da Man e Almqvist. L’avvio di gara ha visto un Verona più aggressivo, vicino al gol con un colpo di testa di Mosquera che si è stampato sul palo. Tuttavia, con il passare dei minuti, il Parma ha preso il controllo del centrocampo, senza però riuscire a creare veri pericoli per la porta difesa da Montipò.
Ripresa avara di emozioni e cambi che non cambiano l’inerzia
La ripresa si è aperta con un Parma leggermente più propositivo, ma è stato Man a sprecare una buona occasione, facendosi recuperare da Ghilardi davanti a Montipò. Zanetti ha provato a scuotere la squadra con un doppio cambio, inserendo Kastanos e Tengstedt al posto di Bernede e Mosquera. Chivu ha risposto con la stessa mossa, sostituendo Almqvist e Bonny con Ondreijka e Pellegrino. Tuttavia, i cambi non hanno sortito l’effetto sperato e la partita è rimasta bloccata, con tanti errori tecnici e poche idee. Solo nel finale il Parma ha provato ad alzare il ritmo, trovando però un Montipò attento sulla conclusione di Ondreijka e Camara. L’ultima occasione è capitata sui piedi di Tengstedt, ma il suo colpo di testa è terminato alto sopra la traversa.
Statistiche impietose: il primo tiro in porta arriva all’80’
Le statistiche della partita sono impietose e fotografano perfettamente l’andamento della gara. Il primo tiro in porta è arrivato solo all’80’, ad opera di Ondreijka, a testimonianza della sterilità offensiva delle due squadre. Il possesso palla è stato equilibrato, ma sterile, e il numero di falli commessi è stato elevato, a dimostrazione della tensione in campo. Un pareggio, dunque, che accontenta (forse) solo il Verona, viste le numerose assenze, mentre il Parma dovrà recriminare per non essere riuscito a sfruttare il proprio potenziale offensivo.
Un punto che non sposta gli equilibri
Il pareggio tra Verona e Parma è il classico risultato che non scontenta nessuno, ma che non fa nemmeno fare un salto di qualità. Entrambe le squadre hanno mostrato limiti evidenti, soprattutto in fase offensiva, e dovranno lavorare sodo per raggiungere i propri obiettivi stagionali. Il Verona dovrà recuperare gli infortunati e trovare maggiore fluidità nel gioco, mentre il Parma dovrà ritrovare la brillantezza che aveva caratterizzato l’inizio di stagione.