
Mastandrea e l’amore per la Roma: un legame indissolubile
Valerio Mastandrea, noto attore romano e tifoso della Roma da ben 50 anni, ha rilasciato dichiarazioni interessanti durante il podcast ‘Tintoria’, condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone. Nel corso della trasmissione, registrata il 4 marzo, Mastandrea ha parlato del suo rapporto viscerale con la squadra giallorossa, sottolineando come il suo tifo sia indipendente dalle figure degli allenatori e dei giocatori che si susseguono nel tempo. “Io non sono mai stato una vedova di Mourinho o di altri. Io non sono vedovo di nessuno se non di me stesso visto che tifo Roma da 50 anni e sto sempre male”, ha affermato con il suo tipico sarcasmo.
L’esonero di De Rossi e il distacco dai giocatori
Mastandrea ha poi espresso il suo dispiacere per le vicende personali che coinvolgono persone a lui vicine, come l’esonero di Daniele De Rossi, storico capitano della Roma. Tuttavia, ha spiegato di aver sempre mantenuto un certo distacco dai singoli giocatori, preferendo regalare ai suoi figli la maglia della Roma senza il nome, per evitare delusioni nel caso di trasferimenti improvvisi. “A parte le vicende personali, per le quali uno rimane male se coinvolgono le persone che conosci (esonero De Rossi, ndr) – ha aggiunto -, io a mio figlio ho sempre regalato la maglia della Roma senza il nome del giocatore, perché poi va via a gennaio e quello stesso calciatore ne indossa un’altra”.
Mourinho, un “dittatore” benevolo
Il momento più curioso dell’intervista è arrivato durante la rubrica in cui si chiede all’ospite chi sia il suo dittatore estero preferito. La risposta di Mastandrea è stata sorprendente: “Lo dico? E’ facile facile, José Mourinho”. L’attore ha poi spiegato il suo punto di vista, sottolineando come Mourinho incarni, nel suo modo di fare e di gestire la squadra, un’accezione quasi positiva del termine “dittatore”. “La parola dittatore a chi l’applichi con benevolenza? A nessuno. Ma lui mi sembra incarni in quello che fa e per come lo fa, l’accezione quasi più positiva del termine. Uno che se la suona e se la canta, poi delle volte il concerto riesce mentre altre meno”, ha concluso Mastandrea.
Un’analisi tra ironia e affetto
Le parole di Valerio Mastandrea offrono uno spaccato interessante sul rapporto tra un tifoso e la sua squadra del cuore. L’attore, con la sua consueta ironia, riesce a esprimere un amore profondo per la Roma, pur mantenendo un atteggiamento critico e distaccato nei confronti delle figure che la rappresentano. La definizione di Mourinho come “dittatore” benevolo è un’immagine efficace per descrivere la personalità forte e carismatica dell’allenatore portoghese, capace di polarizzare l’opinione pubblica e di lasciare un segno indelebile nel cuore dei tifosi.