
Un film nato dal lutto: ‘The Shrouds’ di David Cronenberg
David Cronenberg, noto per il suo stile unico e spesso provocatorio, torna al cinema con ‘The Shrouds – Segreti Sepolti’, un film che affronta il tema della morte in modo diretto e senza censure. In un’epoca in cui la morte è sempre più un tabù, Cronenberg osa mostrare la realtà del post mortem, compresi dettagli crudi come la decomposizione del corpo all’interno della bara. Il film, già in concorso a Cannes, sarà nelle sale italiane dal 3 aprile, distribuito da Europictures in collaborazione con Adler Entertainment.
Un’opera dedicata alla moglie scomparsa
Il film è un omaggio alla moglie di Cronenberg, Carolyn, scomparsa nel 2017. Il regista ha confessato che la morte della moglie ha avuto un impatto profondo sulla sua vita e sul suo lavoro, tanto da fargli dubitare della sua capacità di continuare a fare film. ‘The Shrouds’ nasce proprio dal desiderio di affrontare il lutto e di accompagnare idealmente la moglie nella sua ultima dimora. Cronenberg ha espresso il desiderio impossibile di seguirla nella bara per non lasciarla sola, un sentimento che traspare in tutto il film.
Tecnologia e lutto: la trama di ‘The Shrouds’
Il protagonista del film è Karsh, interpretato da Vincent Cassel, un uomo profondamente innamorato della moglie Becca, interpretata da Diane Kruger. Dopo la sua morte, Karsh decide di installare una telecamera all’interno della bara di Becca, attivabile tramite un’app, con la promessa di raggiungerla un giorno. Questa ossessione lo porta a creare un cimitero per ricchi dotato di telecamere nelle bare e di un ristorante alla moda. Il film si sviluppa come un thriller-horror che sfocia in una complessa spy story, esplorando il rapporto tra tecnologia, lutto e ossessione.
Il dolore che non se ne va
Cronenberg ha spiegato che ‘The Shrouds’ è un tentativo di elaborare il lutto, ma ha anche ammesso che non esiste una strategia per superare il dolore. ‘Mia moglie se n’è andata nel 2017 e ho subito pensato che non sarei mai più stato in grado di fare un film, perché lei era estremamente presente nella mia vita e parte integrante del mio cinema. Ho pensato poi che dovevo in qualche modo affrontare la questione del lutto e ho cominciato a scrivere questa sceneggiatura basata appunto sulla sua morte, ma in base alla mia esperienza ho sperimentato che non c’è nessuna strategia per liberarsi del dolore, dal lutto, compreso fare questo film perché il dolore e il lutto non se ne vanno. La persona va via e a te resta il dolore’.
Cronenberg e il coraggio di affrontare la morte
Con ‘The Shrouds’, David Cronenberg dimostra ancora una volta il suo coraggio di affrontare temi scomodi e tabù. Il film è un’opera profondamente personale e toccante, che esplora il dolore del lutto in modo crudo e realistico. Nonostante la sua natura cupa, il film offre anche una riflessione sulla tecnologia e sul nostro rapporto con la morte nell’era digitale.