Un corteo di protesta dall’Allianz Stadium al cuore di Torino
Una vibrante protesta ha scosso le vie di Torino, con i tassisti locali che hanno dato vita a un corteo partito dall’Allianz Stadium, simbolo della città, e snodatosi attraverso le principali arterie urbane. La manifestazione, organizzata per denunciare l’abusivismo e la concorrenza sleale da parte di alcuni Ncc (Noleggio Con Conducente), ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore, determinati a far sentire la propria voce alle istituzioni e all’opinione pubblica.
Incatenamento davanti al Comune: un gesto estremo per attirare l’attenzione
La protesta ha raggiunto il suo culmine in piazza Palazzo di Città, di fronte al Comune, dove i tassisti hanno inscenato un sit-in con incatenamento, un gesto simbolico forte per evidenziare la gravità della situazione e la necessità di interventi immediati. La decisione di incatenarsi è stata motivata dalla frustrazione per la mancanza di risposte concrete alle loro ripetute denunce e dalla crescente preoccupazione per il futuro della loro professione.
La denuncia: concorrenza sleale e abusivismo incontrollato
I tassisti torinesi puntano il dito contro la concorrenza sleale di alcuni Ncc provenienti da altri Comuni, accusati di operare in maniera irregolare sul territorio cittadino. Secondo la loro denuncia, questi Ncc stazionano abusivamente sul suolo pubblico, nei parcheggi riservati ai taxi, e prelevano clienti “ad alzata di mano”, soprattutto in occasione di eventi di grande affluenza come partite allo stadio, concerti e serate in discoteca. Un comportamento che, a loro dire, viola le norme e danneggia gravemente il servizio taxi regolare.
Le richieste: interventi urgenti e controlli più severi
I tassisti chiedono ai Comuni che hanno rilasciato le autorizzazioni agli Ncc di intervenire con provvedimenti adeguati, verificando che questi operatori non lavorino in maniera continuativa in un Comune diverso da quello di riferimento, lasciando sguarnito il proprio territorio e i propri utenti. Inoltre, sollecitano maggiori controlli e sanzioni per contrastare l’abusivismo, un fenomeno che, a loro dire, mette a rischio soprattutto i giovani, esposti a situazioni illegali e alla mancanza di garanzie.
L’appello al Comune di Torino: più risorse e legalità
Pur riconoscendo gli sforzi compiuti dal Comune di Torino per contrastare l’abusivismo, i tassisti chiedono un impegno ancora maggiore, con l’allocazione di più risorse e l’intensificazione dei controlli. L’obiettivo è garantire il rispetto della legalità e tutelare sia gli operatori del servizio taxi regolare, sia i cittadini, che hanno diritto a un servizio sicuro e affidabile. La protesta dei tassisti torinesi è un segnale di allarme che non può essere ignorato, un grido di aiuto per salvare una professione e garantire un servizio pubblico essenziale.
Un equilibrio difficile tra concorrenza e legalità
La protesta dei tassisti torinesi solleva un tema complesso e delicato, quello dell’equilibrio tra concorrenza e legalità nel settore dei trasporti pubblici non di linea. Da un lato, è necessario garantire la libertà di impresa e la possibilità per i consumatori di scegliere tra diverse opzioni di mobilità. Dall’altro, è fondamentale tutelare la legalità, il rispetto delle regole e la sicurezza dei cittadini, evitando fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale che danneggiano il mercato e mettono a rischio la qualità del servizio. Trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze è una sfida difficile, che richiede un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte e un impegno concreto da parte delle istituzioni.
