
Cerimonia solenne in Piazza Garibaldi
Bassano del Grappa (Vicenza) è stata teatro di una cerimonia significativa e toccante: la benedizione e la consegna del Cappello alpino ai 103 volontari in ferma iniziale del corso “Pasubio III”. L’evento, che ha segnato un momento cruciale nel percorso di questi giovani militari, si è svolto in Piazza Garibaldi, cuore pulsante della città, alla presenza di figure istituzionali di spicco e di un pubblico emozionato.
Autorità presenti e significato dell’evento
La cerimonia ha visto la partecipazione del sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti, testimoniando l’importanza che il Governo attribuisce al corpo degli Alpini e alla loro formazione. Accanto a lei, il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, il generale di divisione Michele Risi, comandante delle truppe alpine, e il presidente dell’Associazione nazionale alpini (ANA), Sebastiano Favero, hanno onorato con la loro presenza questo rito di passaggio. La partecipazione dei parenti dei 103 militari ha aggiunto un tocco di calore umano e di orgoglio familiare all’evento.
Il percorso formativo del corso “Pasubio III”
I neo alpini, appartenenti al corso “Pasubio III”, hanno concluso un intenso periodo di 12 settimane di formazione in quota presso il Centro addestramento di Aosta. Questo periodo è stato caratterizzato dal Modulo integrativo truppe alpine, un percorso addestrativo impegnativo sia dal punto di vista fisico che tecnico. I militari hanno frequentato corsi basici di sci e mountain warfare, apprendendo le tecniche essenziali per vivere, muovere, combattere e soccorrere in ambiente montano. Questo addestramento intensivo ha preparato i volontari ad affrontare le sfide uniche che l’ambiente alpino presenta.
Immersione storico-addestrativa a Bassano del Grappa
Successivamente, a Bassano del Grappa, città simbolo degli Alpini, si è svolta una settimana di immersione storico-addestrativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale alpini. Questa fase cruciale ha consacrato l’ingresso ufficiale dei militari nelle truppe alpine, immergendoli nella storia, nei valori e nelle tradizioni che caratterizzano questo corpo dell’Esercito Italiano. L’ANA, con la sua esperienza e il suo legame profondo con il territorio e la storia degli Alpini, ha svolto un ruolo fondamentale nel trasmettere ai giovani volontari lo spirito e l’identità alpina.
Un rito di passaggio che rafforza l’identità alpina
La cerimonia di consegna del Cappello Alpino rappresenta un momento simbolico di grande importanza per i giovani volontari, segnando il loro ingresso ufficiale nel corpo degli Alpini. Questo rito di passaggio, unito all’intenso addestramento e all’immersione nella storia e nelle tradizioni alpine, contribuisce a rafforzare l’identità e lo spirito di appartenenza a questo corpo dell’Esercito Italiano, custode di valori come il coraggio, la resilienza e l’amore per la montagna.