
Visita del CEO di Trasna a Trieste: segnali incoraggianti per il futuro di U-blox
La visita di Stephane Fund, CEO di Trasna, allo stabilimento U-blox di Sgonico (Trieste) ha suscitato un’ondata di ottimismo tra i lavoratori. L’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, ha confermato l’intenzione di Trasna di rilevare l’impianto, una notizia accolta con favore dall’Unione sindacale di base (Usb). La potenziale acquisizione scongiurerebbe un drastico ridimensionamento, se non la chiusura, dello stabilimento, salvaguardando circa 350 posti di lavoro.
Dettagli dell’operazione: proprietà intellettuale, mercato e autonomia gestionale
Durante l’incontro tra Fund e la rappresentanza Usb di Trieste, sono emersi dettagli cruciali sull’operazione. La proprietà intellettuale, comprensiva di mercato, parco clienti, assistenza e sviluppo di nuovi prodotti, passerà integralmente da U-blox a Trasna. Inoltre, ai lavoratori che transiteranno in Trasna si aggiungeranno 12 figure commerciali già attive nella vendita dei prodotti. Un elemento particolarmente rassicurante è l’assenza di attività ridondanti, che minimizza il rischio di esuberi di personale. Trasna prevede di integrare le maestranze esistenti con nuove figure, attraverso formazione o assunzioni, e di garantire al sito triestino ampia autonomia gestionale e commerciale.
Nessun periodo di transizione: l’obiettivo è la continuità operativa
Un altro aspetto positivo emerso dall’incontro è l’assenza di un periodo di transizione. Trasna sembra intenzionata a proseguire le attività senza soluzione di continuità, un segnale che indica una chiara volontà di investire nel sito triestino e di valorizzarne le competenze. Tuttavia, l’Usb mantiene un cauto ottimismo, consapevole della complessità dell’operazione, in particolare per quanto riguarda il distacco organizzativo da U-blox e l’integrazione nella nuova realtà, che conterà complessivamente 580 addetti.
Trasna: un nuovo polo tecnologico in Friuli Venezia Giulia?
L’acquisizione di U-blox da parte di Trasna potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia, creando un nuovo polo tecnologico specializzato nel settore dei componenti elettronici. L’integrazione delle competenze e delle risorse dei due stabilimenti potrebbe generare sinergie positive, favorendo l’innovazione e la crescita del territorio. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno gli impatti concreti sull’occupazione e sull’economia locale. L’Usb continuerà a monitorare attentamente la situazione, vigilando sul rispetto dei diritti dei lavoratori e sulla salvaguardia dei posti di lavoro.
Un’operazione complessa ma promettente
L’acquisizione di U-blox da parte di Trasna rappresenta una sfida complessa, ma allo stesso tempo offre una grande opportunità per il futuro dello stabilimento triestino e dei suoi lavoratori. La continuità delle attività, la salvaguardia dei posti di lavoro e l’integrazione in una realtà più ampia e dinamica sono elementi che fanno ben sperare. Tuttavia, è fondamentale che tutte le parti coinvolte, dalle aziende ai sindacati, collaborino attivamente per garantire il successo dell’operazione e per tutelare gli interessi dei lavoratori.