
L’Ultimo Giorno: Lezione, Passione e un Libro Appena Concluso
Il 27 marzo 1985, Ezio Tarantelli, professore di economia politica all’Università di Roma, venne assassinato nel cortile della facoltà. Gli studenti lo ricordano particolarmente brillante e appassionato durante la sua ultima lezione. Aveva parlato del suo nuovo saggio, “Economia Politica del Lavoro e Relazioni Industriali Comparate”, un testo che raccoglieva le sue riflessioni sul mondo del lavoro e le sue dinamiche complesse. La notizia dell’omicidio ha suscitato enorme commozione e sdegno tra gli studenti, che in una memoria diffusa all’interno dell’università, lo descrivono non solo come un insegnante preparato, ma anche come un amico che li ha seguiti con affetto e responsabilità, educandoli al rispetto delle idee altrui e stimolando il loro senso critico.
L’Ultimo Discorso: Un Progetto per l’Europa e l’Occupazione
Il giorno precedente alla sua morte, Tarantelli aveva tenuto il suo ultimo discorso durante un seminario da lui promosso, con la partecipazione di esperti internazionali e del segretario confederale della CISL, Pietro Merli Brandini. Il seminario si concentrava sullo sviluppo e le prospettive del movimento sindacale nei paesi industrializzati. In quell’occasione, Tarantelli aveva presentato un progetto innovativo: utilizzare l’ECU, la moneta europea, come strumento per rilanciare lo sviluppo e incrementare l’occupazione in Europa. Merli Brandini, visibilmente commosso, ha ricordato come Tarantelli avesse esortato a lavorare per sconfiggere la disoccupazione e riscoprire la convergenza di interessi e ideali per la ripresa del paese.
Ezio Tarantelli: Biografia di un Economista Impegnato
Nato a Roma l’11 agosto 1941, Ezio Tarantelli si laureò in Economia e Commercio all’Università di Roma nel 1965. La sua carriera lo portò a collaborare con la Banca d’Italia, dove curò il modello econometrico del mercato del lavoro con il professor Franco Modigliani. Dopo un periodo al MIT (Massachusetts Institute of Technology), divenne consulente economico della Banca d’Italia. Insegnò Economia del Lavoro all’Università Cattolica di Milano e fu professore al MIT, all’Università di Firenze e all’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Negli anni ’80, si avvicinò alla CISL, diventando presidente dell’Istituto di Studi di Economia del Lavoro (ISEL). Docente anche alla UCLA (Università della California di Los Angeles), dal 1983 era professore ordinario di Economia Politica all’Università di Roma.
Un’Eredità di Idee e Impegno Civile
L’assassinio di Ezio Tarantelli ha privato l’Italia di un economista brillante e di un intellettuale impegnato. Le sue idee sull’utilizzo dell’ECU per promuovere lo sviluppo e l’occupazione in Europa rimangono attuali e stimolanti. La sua figura rappresenta un esempio di rigore intellettuale, passione civile e dedizione al bene comune, un’eredità che continua a ispirare chi crede in un’economia al servizio delle persone e dello sviluppo sociale.