
Atto vandalico al municipio: memoria delle Foibe oltraggiata
Nella notte, un vile atto vandalico ha scosso la città di Vercelli. Sotto l’atrio del municipio, ignoti hanno dato fuoco alle corone d’alloro collocate in onore delle vittime delle Foibe e dell’esodo degli italiani giuliano-dalmati. Le corone, simbolo di rispetto e ricordo, erano poste sotto la targa dedicata a questa tragedia storica.
I resti carbonizzati delle due corone sono stati rinvenuti a terra, testimoniando la violenza e la mancanza di rispetto dietro questo gesto. Gli operai del Comune sono intervenuti prontamente per ripulire l’area, rimuovendo i segni di questo oltraggio.
Indagini in corso: le telecamere di sorveglianza al vaglio
Le autorità competenti, in particolare i vigili urbani, hanno avviato immediatamente le indagini per identificare i responsabili di questo atto ignobile. Le riprese delle telecamere di sorveglianza, strategicamente posizionate sotto i portici di piazza Municipio, sono ora al vaglio degli inquirenti. Si spera che le immagini possano fornire elementi utili per risalire agli autori del gesto e assicurarli alla giustizia.
Reazioni e condanna: “Gesto ignobile da condannare”
L’atto vandalico ha suscitato un’ondata di indignazione e condanna da parte delle figure politiche e della comunità vercellese. Davide Gilardino, commissario provinciale di Fratelli d’Italia, ha espresso la sua ferma condanna: “Un gesto ignobile da condannare senza se e senza ma”.
Gilardino ha sottolineato come “bruciare le corone in ricordo delle vittime delle foibe significa calpestare la memoria non solo della storia, ma soprattutto della vita”. Ha inoltre aggiunto: “Quel periodo è stato uno dei più bui del nostro tempo e il vandalismo attuato denota inumanità. So che grazie alle telecamere il colpevole è stato visto e confido nell’identificazione. Il rammarico più grande rimane quello di non riuscire a fare mai abbastanza affinché gli errori del passato non si ripetano”.
Le parole di Gilardino riflettono il sentimento di sgomento e tristezza che ha pervaso la città di Vercelli, di fronte a un atto che offende la memoria di una tragedia nazionale.
Il significato delle Foibe e l’esodo giuliano-dalmata
La tragedia delle Foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano una pagina dolorosa della storia italiana. Tra il 1943 e il 1945, e successivamente nel periodo immediatamente successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, migliaia di italiani furono uccisi e gettati nelle foibe, cavità carsiche tipiche della regione, da parte dei partigiani comunisti jugoslavi. Molti altri furono costretti ad abbandonare le proprie case e i propri affetti, dando vita a un esodo di massa che segnò profondamente la comunità giuliano-dalmata.
La memoria di queste vittime e di questi eventi rimane viva nel cuore degli italiani, e gesti come quello avvenuto a Vercelli non fanno altro che riaprire ferite mai completamente rimarginate.
Riflessioni su memoria e responsabilità
L’atto vandalico di Vercelli è un triste promemoria della fragilità della memoria storica e della necessità di un impegno costante per preservarla. Al di là della condanna del gesto in sé, è fondamentale interrogarsi sulle radici di tale violenza e lavorare per promuovere una cultura del rispetto e della comprensione reciproca. La memoria delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata non deve essere strumentalizzata per alimentare divisioni, ma deve servire da monito per costruire un futuro di pace e convivenza.