
Dazi sulle auto: una mossa controproducente
Il ministro spagnolo di Economia e Impresa, Carlos Cuerpo, ha duramente criticato l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di imporre dazi del 25% sulle importazioni di auto prodotte al di fuori degli Stati Uniti. Cuerpo ha sottolineato che una “corsa alle misure protezionistiche avrà solo effetti e impatti negativi”, colpendo tutti, compreso il paese che le impone.
Le sfide strutturali del settore auto
Intervenendo a Madrid durante un evento sui ‘Fondi Europei V: verso l’autonomia strategica’, organizzato da elDiario, Cuerpo ha affermato che “questa non è la soluzione per il settore, né negli Stati Uniti né nel resto del mondo”. Ha evidenziato che il settore automobilistico “affronta sfide strutturali sul medio e lungo termine” e che “con misure come questa non si contribuirà a che vada avanti”.
Un’opportunità per l’Europa
Nonostante le preoccupazioni, il ministro ha lanciato un messaggio di ottimismo, affermando che “in tutti questi scenari di rischio si apre una finestra di opportunità per Europa e per Spagna dentro l’Europa”. Ha esortato a “fare un salto nel progetto di integrazione europeo” e ad essere “esigenti verso l’interno e fare passi decisi”.
L’Europa come partner affidabile
Verso l’esterno della Ue, Cuerpo ha riconosciuto che “in alcuni casi bisognerà tracciare qualche linea rossa preventiva”, ma ha sottolineato l’importanza di mostrarsi “convinti, come soci affidabili, stabili, prevedibili e come dicono gli americani ‘open for business””. Ha assicurato che “la Spagna sarà un attore cruciale, contribuendo a questo grande progetto di costruzione europea”.
Un equilibrio tra protezione e apertura
Le dichiarazioni del ministro spagnolo Carlos Cuerpo evidenziano la complessa sfida che il mondo si trova ad affrontare: bilanciare la necessità di proteggere le proprie industrie con i benefici di un’economia globale aperta e interconnessa. Mentre le misure protezionistiche possono sembrare una soluzione rapida, rischiano di innescare una spirale negativa di ritorsioni commerciali che danneggia tutti. L’Europa, e la Spagna in particolare, sembrano intenzionate a perseguire una via diversa, puntando su un’integrazione più profonda e su un ruolo di partner affidabile e prevedibile nel panorama internazionale.