
epa10538177 Market operators work in the operations room at the Euronext stock exchange headquarters in the Paris financial district of La Defense, France, 23 March 2023. Euronext is a pan-European market infrastructure, connecting European economies to global capital markets. It operates regulated exchanges in Belgium, France, Ireland, Italy, the Netherlands, Norway and Portugal. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
Reazione negativa dei mercati europei all’annuncio di Trump
I mercati azionari europei hanno subito un calo generalizzato in seguito all’annuncio di Donald Trump riguardante l’imposizione di dazi anche sul settore automobilistico a partire dal 2 aprile. Questa mossa ha immediatamente innescato preoccupazioni tra gli investitori, già provati dalle tensioni commerciali globali. L’indice Stoxx 600 ha mostrato una leggera crescita dello 0,6%, ma i principali listini come Francoforte (-0,7%), Londra (-0,6%), Parigi (-0,4%) e Madrid (-0,2%) hanno registrato performance negative.
Settori più colpiti: Automotive, Farmaceutico e Tecnologia
Il settore automobilistico è stato tra i più penalizzati, con un calo dell’1,9%. Giganti come Stellantis e Mercedes hanno subito perdite superiori al 3%. Anche i settori farmaceutico (-1%) e tecnologico (-1%) hanno risentito dell’incertezza generata dalle politiche commerciali statunitensi. Gli investitori temono che l’escalation delle tariffe possa compromettere la catena di approvvigionamento globale e ridurre la competitività delle aziende europee.
Mercato valutario: Euro in rialzo
Sul fronte valutario, l’euro ha mostrato una certa resilienza, salendo a 1,0770 sul dollaro. Questo apprezzamento potrebbe essere interpretato come una reazione alla percezione di un’Europa che, nonostante le sfide, mantiene una certa stabilità economica. Tuttavia, l’andamento futuro della valuta dipenderà in gran parte dalle decisioni politiche e dalle risposte che l’Unione Europea adotterà in risposta alle mosse di Trump.
Energia e Materie Prime: Petrolio in calo, Gas in rialzo
Il settore energetico ha mostrato una performance fiacca (-0,4%), in linea con il calo del prezzo del petrolio. Il Wti è sceso dello 0,1% a 69,57 dollari al barile, mentre il Brent si è attestato a 73,65 dollari (-0,2%). In controtendenza, il settore delle utility ha registrato un aumento (+0,5%), con il prezzo del gas in rialzo. Ad Amsterdam, le quotazioni sono aumentate dell’1,5% a 41,47 euro al megawattora, probabilmente a causa di preoccupazioni legate all’approvvigionamento energetico.
Titoli di Stato: Spread Btp/Bund stabile
I rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti relativamente stabili. Lo spread tra Btp e Bund si è attestato a 110 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,88% e quello tedesco al 2,77%. Questa stabilità potrebbe indicare una certa fiducia degli investitori nella capacità dell’Italia di gestire il proprio debito, nonostante le turbolenze sui mercati azionari. L’oro ha guadagnato l’1%, raggiungendo i 3.053 dollari l’oncia, confermandosi come bene rifugio in periodi di incertezza.
Implicazioni e prospettive future
L’annuncio di Trump sui dazi auto rappresenta un’ulteriore sfida per l’economia globale, già alle prese con tensioni commerciali e incertezze geopolitiche. La risposta dell’Europa sarà cruciale per determinare l’impatto a lungo termine di queste politiche. È fondamentale che l’UE adotti una strategia coordinata e mirata per proteggere i propri interessi economici e sostenere la crescita. Allo stesso tempo, è importante monitorare attentamente l’evoluzione dei mercati e prepararsi a possibili scenari di volatilità.