
Lollobrigida: “Aggressione continua al vino fa più danni delle tariffe”
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha lanciato un allarme durante la presentazione della 57ª edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile. Secondo il ministro, la “criminalizzazione” del vino rappresenta una minaccia ben più grave per il settore rispetto all’imposizione di dazi commerciali. “Il problema principale che noi abbiamo è la continua aggressione a questo prodotto, che fa più danni di qualsiasi tariffa”, ha dichiarato Lollobrigida. “Non c’è una tariffa che, rispetto alla proiezione strategica del futuro, possa far danni quanto dire che il vino è veleno”.
Il ruolo dei commissari UE e la difesa del vino italiano
Lollobrigida ha annunciato che inviterà il Commissario Ue alla Salute e il Commissario Ue all’Agricoltura a Vinitaly per discutere della questione. Il Commissario alla Salute, secondo il ministro, “conosce questo prodotto e lo apprezza, e che potrà, insieme al ministero della Salute italiano, raccontare la loro visione in modo tale da scantonare la facile propaganda che criminalizza il vino e che spesso si annida in lobby nelle nazioni che non producono questo prodotto, in una logica di distorsione di mercato che ci danneggia e che noi dobbiamo denunciare con chiarezza”. Il Commissario all’Agricoltura, che ha recentemente visitato l’Italia, “verrà a raccontare la strategia europea sul vino”.
Vinitaly 2024: un’edizione strategica per il settore
La 57ª edizione di Vinitaly si preannuncia come un momento cruciale per il settore vinicolo italiano, con l’obiettivo di contrastare la narrazione negativa sul vino e promuovere il valore culturale ed economico di questo prodotto simbolo del Made in Italy. La presenza dei commissari europei testimonia l’importanza strategica dell’evento e l’impegno del governo italiano nella difesa del settore.
Una battaglia per la cultura e l’economia del vino
Le parole del Ministro Lollobrigida sottolineano una sfida cruciale per il settore vinicolo italiano: la lotta contro una percezione negativa che rischia di danneggiare un prodotto di eccellenza e un pilastro dell’economia nazionale. La difesa del vino non è solo una questione economica, ma anche culturale, poiché rappresenta un elemento fondamentale dell’identità italiana e della sua tradizione enogastronomica.